Concessioni, l’appello "Vanno sciolti i nodi"

‘Rete civica’: "Disparità tra le due regioni, rischio problemi di ordine pubblico nella sacca di Goro"

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Acquacoltura Ferrara. L’appello di Rete civica, dobbiamo superare criticità per rilascio delle concessioni nella sacca di Goro. E’ stata presentata un’interrogazione per chiedere quali provvedimenti siano stati adottati e quanti siano gli addetti del settore. Rete civica si rivolge così alla giunta per sapere quali provvedimenti siano stati adottati "per superare le criticità che sono emerse nel rilascio delle concessioni demaniali di aree destinate all’acquacoltura nella Sacca di Goro-Comacchio". Rete civica chiede, inoltre, quanti siano complessivamente "gli addetti delle 22 imprese ittiche verificate nel 2021-2022 e a quanto corrispondano in percentuale rispetto al numero complessivo degli addetti di tutte le 62 imprese ittiche che operano nella Sacca di Goro. L’incertezza inerente sia all’esito dell’incarico per la mappatura della Sacca di Goro – sottolinea – la cui scadenza al momento è fissata per settembre del 2023, che alle eventuali attività normative conseguenti della Regione - ha spiegato Rete civica – impedisce ai concessionari di programmare in anticipo gli investimenti e le attività produttive correlate. La Regione Veneto, a differenza della nostra, ha autorizzato la raccolta della semina di vongole veraci alla foce del fiume Po di Goro, in un’area di confine tra le due regioni e le due province di Ferrara e Rovigo, a febbraio del 2022 creando una forte disparità di trattamento e grossi danni economici alle nostre imprese ittiche, che hanno visto svanire il loro lavoro". Infine: "Occorre sapere quali azioni concrete intenda intraprendere la Regione per scongiurare tensioni sociali che stanno emergendo tra le imprese ittiche in quelle aree e tra le marinerie delle due regioni, proprio al fine di evitare problemi di ordine pubblico che andrebbero a sommarsi a evidenti danni economici per questo importante settore".