"Concorsopoli a Firenze" Calamai tra gli indagati

La procura toscana ha chiuso la vicenda che ha coinvolto altre ventuno persone

"Concorsopoli a Firenze"  Calamai tra gli indagati

"Concorsopoli a Firenze" Calamai tra gli indagati

La cattedropoli fiorentina è conclusa. Del filone della maxi inchiesta avviato nel 2020, sono stati notificati gli avvisi di chiusura indagini. Ventidue gli indagati, tra cui gli ex vertici dell’ateneo e i direttori generali delle maggiori aziende ospedaliere universitarie della Toscana, Careggi e Meyer, e una raffica di cattedre che sarebbero state assegnate a vincitori prestabiliti. Tra loro figura anche Monica Calamai, oggi direttrice generale dell’Ausl estense. Dimagrisce, però, la presunta associazione per delinquere, che si sposta sul Meyer e viene ora contestata ‘soltanto’ a quattro figure (l’ex rettore Luigi Dei, l’ex prorettore Paolo Bechi, il dg del Meyer Alberto Zanobini e l’urologo Marco Carini) che avrebbero pilotato le cattedre al pediatrico "in aderenza a un condiviso intento di gestione preordinata della res publica in totale dispregio della normativa di settore e dei principi di meritocrazia e di perseguimento delle finalità istituzionali proprie degli atenei universitari e delle direzioni generali della aziende ospedaliere universitarie".

Le corruzioni. Sono accusati di corruzione per l’esercizio della funzione i due ex direttori generali di Careggi, Monica Calamai (oggi a Ferrara) e il suo successore Rocco Damone, appena licenziato dal governatore toscano Eugenio Giani, assieme a Dei, Bechi ed Adriano Peris. Sarebbe quest’ultimo, il beneficiario del titolo di professore straordinario, suggellato da un accordo che prevedeva anche la concessione di una posizione all’opposizione, rappresentata da Angelo Raffaele De Gaudio. Dei e Bechi, inoltre, avrebbero commesso un atto contrario ai doveri d’ufficio accettando la nomina di Peris (che però non andò in porto) che la contropartita, una cattedra di associato.

I concorsi. Sono 13 i concorsi nel mirino della procura di Firenze. Tra questi, quello del ‘doppio’ associato di chirurgia plastica (indagati Dei, Alessandro Innocenti e Lorenzo Borgognoni); la cattedra di ordinario di pediatria generale al Meyer scambiata con un posto da ricercatore (indagati Zanobini, Paolo Bonanni e Chiara Azzari); la cattedra di ordinario di oncologa medica (indagati Zanobini, Poggesi, Bechi, Carini, Dei e il vincitore Massimo Dominici); l’associato di neurochirurgia (indagati Zanobini, Bechi, Carini, Dei e il vincitore Flavio Giordano); l’associato di urologia del Meyer (indagati Dei, Zanobini, Carini e il vincitore Lorenzo Masieri); l’associato di chirurgia pediatrica (indagati Dei, Bechi, Zanobini, Carini, Messineo e il vincitore Antonino Morabito); la cattedra di associato e ordinario a neurochirurgia (indagati Dei, Calamai e Damone).