Otto mesi di reclusione per il pusher con il ‘segretario’. Si è concluso così il processo in rito abbreviato per il tunisino di 44 anni arrestato il 28 febbraio dalla polizia di Stato durante un blitz lungo le mura di via Baluardi. L’uomo, lo ricordiamo, è stato sorpreso dagli uomini della squadra mobile insieme a un giovane complice incensurato e insospettabile (‘solo’ denunciato nel corso dell’operazione) che gestiva gli appuntamenti e indirizzava i clienti al luogo in cui si trovava lo spacciatore. Al momento dell’arresto, i poliziotti trovarono 33 grammi di hashish e un piccolo quantitativo di cocaina. Dopo la convalida dell’arresto, il pusher (considerato uno dei pezzi grossi dello spaccio in zona Baluardi, gestito da nordafricani) ha scelto di essere processato in rito abbreviato. Ieri mattina il procedimento è arrivato a un primo punto fermo con una condanna a otto mesi.
A portare gli agenti verso il pusher fu un cliente. I poliziotti lo avevano notato in via Baluardi angolo via delle Chiodare mentre prendeva contatti con il ‘segretario’. Quest’ultimo lo aveva indirizzato verso il complice per poter acquistare la droga. Terminata la compravendita, il cliente fu poi bloccato e trovato in possesso di una dose di hashish (per lui scattò la segnalazione alla prefettura). I passi successivi furono l’arresto dello spacciatore e la denuncia del palo. Durante la perquisizione, addosso al 44enne nordafricano gli agenti trovarono hashish e cocaina. A suo carico scattarono anche altri provvedimenti del questore, tra cui nell’immediato un divieto di frequentare l’area delle mura oltre a un Daspo urbano.
f. m.