Ferrara, la consigliera Soriani rapinata. Trovato piede di porco

L’ipotesi più accreditata, al momento, è che i banditi siano fuggiti lungo la vicina autostrada A13. Si fa strada l’ipotesi del gruppo ‘in trasferta’

La consigliera Soriani rapinata in casa (Businesspress)

La consigliera Soriani rapinata in casa (Businesspress)

Ferrara, 10 aprile 2019 - Un piede di porco abbandonato in giardino e una ‘pista’ che porta fino all’asfalto dell’autostrada A13. Sono i nuovi elementi dai quali muovono gli investigatori della squadra mobile che, da sabato mattina, stanno cercando di gettare luce sulla rapina a mano armata avvenuta nella casa in cui vivono la consigliera comunale del Pd Elisabetta Soriani e l’anziana madre.

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Al momento si indaga contro ignoti, ma gli uomini della polizia di Stato stanno lavorando senza sosta per cercare di dare un nome ai due malviventi incappucciati che, pistola in pugno, sono scivolati a notte fonda nell’abitazione di campagna di via Coronella. Col passare dei giorni si arricchisce di dettagli il fascicolo di indagine aperto dal sostituto procuratore Isabella Cavallari. In queste ore madre e figlia, rientrate a casa dopo aver trascorso altrove la notte successiva all’assalto, stanno rimettendo insieme i pezzi e valutando se i ladri abbiano portato via qualcosa d’altro oltre a borsetta, cellulare e portafoglio. Ogni elemento può essere utile per spunti inediti nell’ambito di un’inchiesta non semplice. A complicare le cose c’è la natura della zona, di per sé difficile, e la carenza di elementi e testimonianze. A quanto trapela, infatti, nessuno dei pochi vicini avrebbe notato movimenti sospetti nei giorni o nelle ore precedenti. Non ci sarebbero nemmeno telecamere di sorveglianza che possano aver registrato immagini utili. I malviventi erano incappucciati e, a parte un accento dell’est Europa, non hanno tradito altre caratteristiche fisiche.

Scappando, però, hanno lasciato dietro di sé qualche traccia. Una pista che porta fino alla vicina autostrada A13. Arteria attraverso la quale, come sostiene una delle ipotesi investigative, i malviventi avrebbero fatto perdere le proprie tracce. L’utilizzo dell’autostrada per scappare potrebbe far pensare a una banda ‘in trasferta’, arrivata nella zona di via Coronella dalle province confinanti. Tutti elementi che dovranno essere verificati nel corso di un’indagine che non si annuncia breve. Nel frattempo però, gli investigatori della Mobile hanno acquisito nuovi spunti sui quali operare. A partire dallo strumento utilizzato dai banditi per aprirsi un varco ed entrare in casa. Un piede di porco, recuperato dagli uomini della questura durante i rilievi. L’attrezzo da scasso, subito posto sotto sequestro, è stato rinvenuto nella parte di giardino vicina alla A13. Così come la borsa rubata in casa e abbandonata vuota sull’erba. Tutti indizi che, insieme ad alcuni altri dettagli, portano verso l’autostrada.

Intanto, dopo la notte da incubo, Elisabetta Soriani ritorna lentamente alla sua quotidianità. L’altro ieri ha preso parte alla seduta del Consiglio comunale, ricevendo l’applauso e la piena solidarietà da parte dei colleghi consiglieri. «Mi auguro – aveva detto il giorno successivo alla rapina – che prevalga la sensibilità umana e che una spiacevole vicenda personale non diventi oggetto di strumentalizzazione».