"Consiglio, presidente inadatto Chiederemo che lasci il posto"

L’esponente dem si farà promotore di un’azione formale contro Poltronieri: "Coinvolgiamo le minoranze"

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"Da sempre sosteniamo l’inadeguatezza del presidente del Consiglio Comunale, Lorenzo Poltronieri. La sentenza del Consiglio di Stato certifica la nostra posizione". Non usa giri di parole il capogruppo del Pd, Francesco Colaiacovo e arriva dritto al punto di quella che sarà un’azione imminente che, negli auspici, il dem vorrebbe estendere "quanto meno" a tutti i gruppi di minoranza. "Il regolamento del Consiglio Comunale – spiega – prevede che si raccolgano i due terzi delle firme dei consiglieri per chiedere le dimissioni del presidente. Noi faremo un’azione formale per chiedere a Poltronieri di lasciare il suo posto, dal momento che ha dimostrato in più occasioni di non essere in grado di garantire una condizione di terzietà rispetto alla Giunta e di non riuscire a garantire le prerogative dei consiglieri comunali nell’esercizio delle loro funzioni". Di fronte alla sentenza del Consiglio di Stato, sottolinea Colaiacovo, questa azione si rende "necessaria e urgente". Ancora non si ha un’idea di quali saranno i tempi di presentazione di questo atto ma, assicura il dem, "ci muoveremo il prima possibile, dopo una consultazione interna". Ma il punto politico che Colaiacovo paventa, se lo si legge in filigrana, tratteggia uno scenario molto insidioso. "Il Consiglio Comunale – così il dem – dal momento della surroga di Arquà alla quale è subentrato Stefano Franchini, ha agito con una composizione illegittima. E questo non è banale ai fini degli atti approvati dal consiglio durante questo anno e mezzo".

Chiari sono i riferimenti ai progetti – tra cui, il più divisivo è Feris – in cui il voto in più della maggioranza è stato determinante affinché passassero al vaglio dell’aula. "Laddove gli atti sono passati con un solo voto in più – conclude Colaiacovo – si potrebbero creare grossi problemi alla luce di questa sentenza. Questo è un fronte politico su cui, la maggioranza in particolare, dovrebbe riflettere profondamente". Insomma, un altro fronte aperto.

Federico Di Bisceglie