"In merito al Rapporto Ispra sul Consumo di suolo relativo al 2023 rilevo come il direttore tecnico di Arpae, in un’intervista, si inerpichi in una scalata sugli specchi per giustificare l’aumento di consumo di suolo nonostante le prescrizioni di una legge regionale nata per contenerlo". Inizia così una nota della consigliera comunale del Movimento 5Stelle, Marzia Marchi. "La rincorsa alle giustificazioni di una perdita di suolo, pari a 735 ettari in un anno nella Regione che ha varato una legge per contenerlo non sorprende – prosegue Marchi – dato che Arpae è di fatto responsabile essa stessa di autorizzazioni a costruire. Mi riferisco agli impianti di biogas e biometano in cui perfino le amministrazioni comunali dichiarano di nulla potere di fronte al rilascio dell’Autorizzazione unica di Arpae".
Marchi passa poi a fare un esempio: "In provincia di Ferrara sono state 55 le autorizzazioni rilasciate a società private tra le cui ultime l’impianto di Villanova, quello di Gaibanella e quello di Vigarano Mainarda. Questi impianti impattano non solo perché sottraggono suolo agricolo ma anche perché necessitano di interventi urbanistici in materia di viabilità". E poi ancora: "Sono state appena approvate in consiglio comunale due nuove rotatorie sulla via Pomposa per rendere accessibile l’impianto di Villanova".
In più c’è la questione delle riqualificazioni, ovvero quelle aree dismesse per vari motivi, "di solito ex aree industriali – sottolinea – sulle quali insistevano edificazioni anche abbattute ma che la legge permette di considerare aree di riqualificazione sulla base della cubatura preesistente, sicchè una zona come l’ex Foro Boario oggi priva di costruzioni può diventare la sede di un nuovo palazzetto dello Sport. Stesso dicasi per l’area ex Felisatti dietro la stazione dove le demolizioni saranno sostituite da nuove edificazioni tra le quali l’ennesimo supermercato. I fondi Pnrr se da un lato hanno offerto l’opportunità di riqualificare strade e piazze, dall’altro diventano l’occasione per nuove edificazioni delle quali francamente non si sente l’esigenza, come l’avveniristico progetto di fare di Ferrara la città europea dello sport 2027 mentre abbiano la tragica testimonianza del nuovo stadio sottoutilizzato".
E la considerazione finale: "In pratica ogni volta che si riqualifica aumenta la cubatura, non a caso sono state previste nel Pug (il piano urbanistico generale) aumenti delle altezze degli edifici. Ciò che non si può allargare si alza! Come insegna il piano ’Salva Milano’ che si sta cercando di estendere a tutta Italia, ovvero quella interpretazione di legge che consente di demolire un vecchio edificio e ricostruirne uno nuovo".