
"Poi non lamentiamoci se a Porto non ci vuole venire nessuno e chi può se ne va, svendendo case come...
"Poi non lamentiamoci se a Porto non ci vuole venire nessuno e chi può se ne va, svendendo case come se fossero mobili usati. A questo paese è stata tolta l’anima e cancellata l’identità. E quando fai questo, non ti devi sorprendere se la gente si rifugia tra quattro mura, tirando avanti solo per istinto di sopravvivenza, fregandosene del prossimo e vivendo nella più totale disillusione". E’ il commento pessimistico nero come la pece scritto dal segretario portuense della Lega, Massimo Contarini (nella foto), che ha scelto il web per tracciare il panorama che vede all’orizzonte per Portomaggiore. Tutto nasce dal servizio a suo dire scadente della raccolta dei rifiuti: "Non sono nemmeno le 17 e sulle strade già campeggiano i bidoni dell’indifferenziato, come fossero installazioni permanenti. E non solo bidoni: ho visto anche oggetti che, diciamo così, non rientrano esattamente nelle linee guida della raccolta. Ma qui la regola non scritta – ma ampiamente applicata – è chiara: "fate come vi pare, tanto non succede nulla".