Contributi non dovuti, chieste 4 condanne

Contributi non dovuti, chieste 4 condanne
Contributi non dovuti, chieste 4 condanne

Non solo la ricostruzione post-sisma non è conclusa, ma affollano ancora le aule del tribunale di Ferrara, le cause, spesso penali, che sono nate a seguito delle richieste dei fondi stanziati dalla Regione proprio per permettere la ricostruzione a chi aveva subito gravi danni. Per pura coincidenza, proprio ieri, davanti al giudice Giulia Caucci si è svolta un’udienza del processo che vede imputate quattro persone: i due proprietari di un edificio recuperato con i fondi post-sisma, sul territorio comunale di Terre del Reno e i due tecnici che hanno prodotto e firmato i documenti grazie al quale poi la Regione ha erogato i contributi. In realtà, secondo quanto emerso proprio ieri nel corso della requisitoria del pubblico ministero Isabella Cavallari, la parte finale dei soldi non è stata concessa, ma il magistrato al termine ha comunque chiesto la condanna di tutti e quattro: i due proprietari un uomo e una donna rispettivamente di 63 anni e 83 anni e i due tecnici di 46 e 41 anni: tutti accusati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazione pubbliche, mentre i tecnici sono accusati anche falso di atto pubblico.

L’impianto accusatorio della procura si è basato sul fatto che i due immobili per cui sono stati chiesti e ottenuti in parte contributi della Regione, in realtà erano fatiscenti e erano a sevizio dell’azienda proprietaria, inutilizzabili prima del sisma. Presentando carte false, i proprietari avrebbero indotto l’allora amministrazione comunale di Sant’Agostino a erogare 86 mila euro, di cui ieri il pm, al termine della requisitoria, ha chiesto la confisca. La stessa pm Cavallari ha anche chiesto al giudice la condanna dei proprietari a un anno di reclusione e dei due tecnici a un anno e quattro mesi. Il processo è stato aggiornato al prossimo sette giugno, quando il giudice scioglierà la riserva anche sulla richiesta di perizia che è stata avanzata dalle parti.