
L’imputata era stata scoperta grazie alle telecamere di una banca. Sulla vicenda hanno poi indagato i carabinieri Il processo verrà discusso a luglio
Ha scelto la strada del rito abbreviato la donna di 59 anni finita a processo con l’accusa di aver derubato una coppia di anziani vicini. La vicenda è approdata ieri mattina in aula davanti al giudice Giovanni Solinas, al quale la donna ha chiesto di poter definire la propria posizione in rito alternativo. Accolta l’istanza, il giudice ha rinviato al 7 luglio per la conclusione. Il procedimento riguarda vicende che si sarebbero verificate nel 2022, tra gennaio e luglio. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, in quel periodo l’imputata si sarebbe in più occasioni introdotta a casa degli anziani vicini (la coppia è parte civile con l’avvocato Massimo Bissi), approfittando del fatto di aver ottenuto una copia delle chiavi. In questi raid notturni, si sarebbe impossessata di alcuni gioielli (collier e orecchini) e del bancomat delle vittime, dal quale avrebbe poi prelevato del denaro. Nel complesso, tra preziosi e contanti, si parla di circa ventimila euro di bottino. A incastrare l’imputata, dopo i primi sospetti tra i familiari delle vittime, sono state le telecamere di una banca le quali, dopo il deposito delle prime denunce, hanno ripreso la 59enne mentre cercava di prelevare denaro da carte ormai bloccate. I carabinieri si sono quindi messi al lavoro e hanno chiuso il cerchio intorno alla donna, ora a processo per furto (imputazione aggiunta dopo l’ultima udienza) e indebito utilizzo di bancomat. Il caso tornerà in aula a luglio per la discussione.