Una goliardata di pessimo gusto, ma senza risvolti penali. Si è conclusa così, con l’archiviazione del gip per tutti e ventisei gli indagati, l’inchiesta ‘Bravi ragazzi’, che vide finire sotto la lente della procura un gruppo di giovani che, duranta una cena di compleanno in un locale del centro di Ferrara, si era lasciata andare a saluti romani e cori dai contenuti beceri e razzisti all’interno del ristorante. I giovani erano accusati di apologia di fascismo, istigazione all’odio razziale, vilipendio delle forze armate, minaccia aggravata e atti osceni. Durante le perquisizioni, operate dalla polizia all’indomani della ‘notte brava’, erano emersi alcuni oggetti di natura ‘nostalgica’, come manganelli con la scritta ‘Boia chi molla’ e volantini con l’immagine di Benito Mussolini (vedi foto). Al termine delle indagini, la stessa procura non ha però riscontrato elementi penalmente rilevanti e ne ha chiesto l’archiviazione, poi accolta dal gip. Come l’esplosione del caso, anche la chiusura dell’inchiesta ha suscitato reazioni politiche. "Presunti bravi ragazzi, ma sicuramente maleducati – così Mauro Malaguti, deputato di Fd’I –. Sia per il fastidio arrecato ad altre persone che per i temi tirati fuori con i loro cori. Parole offensive per chi non l’ha vissuta come uno scherzo". Il consigliere comunale del Pd Davide Nanni parla di "affermazioni inqualificabili. Speriamo che la brutta figura sia servita da lezione. C’è un limite alla decenza che non dovrebbe essere superato. Non va infine sottovalutato il clima di sdoganamento di certi messaggi, diffuso e coperto anche da alcune formazioni politiche".
CronacaCori per Hitler e duce, ’bravi ragazzi’ archiviati