Coronavirus Ferrara 29 marzo, una donna di 86 anni morta oggi a Cona

Salgono così a 28 i decessi in provincia, Ma oggi si registra anche un paziente guarito

Gli ultimi dati sulla provincia di Ferrara

Gli ultimi dati sulla provincia di Ferrara

Ferrara, 29 marzo 2020 – Una persona morta e una guarita, oggi, nel territorio ferrarese colpito dal coronavirus. È questo l’aggiornamento sulla situazione coronavirus nella provincia di Ferrara. La persona guarita era ricoverata all’Ospedale di Cona ed è residente a Ferrara, mentre non ce l’ha fatta una donna di 86 anni, ferrarese, che era sempre ricoverata a Cona. Salgono così a 28 i decessi che finora hanno colpito il nostro territorio, a cui si aggiungono altre due vittime, che erano residenti fuori provincia.

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Gli altri dati su Ferrara

Sono state 19 le persone ricoverate per sospetto Covid-19 in tutta l’area, di cui 3 residenti ad Argenta, una a Cento, quattro a Copparo, tre a Ferrara, una a Fiscaglia, una a Goro e due a Mesola, due a Ostellato, una di Riva del Po, una di Terre del Reno. Come 19 sono anche i tamponi risultati positivi oggi, che si sommano ai 289 finora totali riscontrati positivi (più 12 fuori provincia).

Tra i tamponi effettuati oggi, in attesa di esito, ce ne sono 48 (di cui 20 a Ferrara e 6 ad Argenta), per 129 complessivi in attesa di esito. Le persone in isolamento domiciliare sono 43, di cui venti a Ferrara e sei ad Argenta, 39 sono in sorveglianza telefonica, di cui 19 a Ferrara, 5 a Comacchio, tre a Cento. Hanno invece concluso la sorveglianza e l’isolamento 22 persone.

I dati dalla Regione

Sono 13.119 i casi positivi oggi in Emilia-Romagna, 736 in più rispetto a ieri (dato accertato alle 12 di oggi). I casi lievi in isolamento a domicilio sono 5.726, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (368 in più rispetto a ieri). Continuano a salire le guarigioni, che arrivano a 1.141 (+66 rispetto a ieri), 896 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione. Sono invece 245 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi (+53 rispetto a ieri). I pazienti in terapia intensiva sono invece 333, 17 in più di ieri. Come ci sono ancora decessi, che arrivano a 1.443: 99 in più, di cui 67 uomini e 32 donne. “Continua il trend osservato nei giorni precedenti - afferma il commissario all’emergenza, Sergio Venturi - quindi una moderata riduzione dei casi percentuali, confermati dalla riduzione degli accessi in Pronto soccorso e, attraverso il 118, in ospedale per polmonite interstiziale. Purtroppo, è ancora alto il numero dei decessi, ma ci aspettiamo comunque una significativa riduzione sia dei contagi che dei decessi nei prossimi giorni. Stiamo ponendo particolare attenzione alla situazione delle case protette, che ormai restano l’unico vero focolaio d’infezione sul territorio, perché - chiude Venturi - osserviamo come le misure di distanziamento sociale comincino a dare i primi risultati. Ma non è questo il momento di mollare: rispettiamo tutti regole e restrizioni”.