Coronavirus Ferrara, Casumaro stretto fra tre Comuni. Abitanti in ansia per le denunce

Il supermercato è sotto Finale Emilia e la farmacia su Cento Il sindaco Toselli: "Troveremo una soluzione con la prefettura"

Casumaro, la frazione tra 3 comuni

Casumaro, la frazione tra 3 comuni

Casumaro (Ferrara), 24 marzo 2020 - Con l’ultimo decreto del Governo che dispone di non spostarsi dal proprio comune di residenza, ancora una volta i cittadini di Casumaro si sono preoccupati per i confini territoriali che vedono il cuore del paese tagliato in due. Da una parte sotto il comune di Cento e dall’altra il territori di Finale Emilia mentre è più distante il confine con Bondeno. Si sono dunque interrogati sul da farsi per quanto riguarda le attività che consegnano a domicilio ma soprattutto per quanto riguarda cose fondamentali come la farmacia, sotto Cento, e il supermercato, sotto Finale Emilia.

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"Sottolineo che non è più possibile transitare da un comune all’altro se non per motivi di lavoro o assoluta urgenza ovvero per problemi di salute – dice il sindaco Fabrizio Toselli – abbiamo sottoposto nuovamente il problema che era già venuto fuori con un precedente decreto, e che sta tornando fuori rispetto ad alcune frazioni che sono divise su più comuni. Un esempio ancor più forte di Bevilacqua e Dosso è quello di Casumaro dove il centro abitato è completamente tagliato. Ora, in quei luoghi, serve usare buonsenso anche rispetto ai controlli. Sono comunque casi che ho già portato all’attenzione del Prefetto per capire e per trovare una soluzione chiara. Lavoreremo con la prefettura e con gli altri sindaci per trovare una soluzione che sia definitiva".

Ora più che mai è evidenziato quanto sia complicata la frammentazione di un unico paese e la forte necessità di arrivare ad essere unificati sotto un’unica amministrazione. Punto di vista sul quale batte da tempo anche il sindaco di Terre del Reno che vorrebbe Dosso completamente sotto il suo comune. A dare chiarezza sull’interpretazione del decreto, in questi casi, è stato il sito del Governo. E’ dunque obbligatorio fare la spesa nel proprio comune di residenza o è possibile farla anche nel Comune limitrofo? "No, ma si deve fare la spesa nel posto più vicino possibile a casa o, per chi non lavora a casa, al luogo di lavoro. Infatti, gli spostamenti devono essere limitati allo stretto necessario sia tra Comuni limitrofi che all’interno dello stesso comune – spiegano - In ogni caso, si deve sempre rispettare la distanza tra le persone anche all’entrata, all’uscita e all’interno dei punti vendita".