Coronavirus, ferraresi immuni al virus? "Messaggio pericoloso"

La lettera del docente Unife Bucci all’assessore Venturi: "Funziona l’isolamento". Ipotesi task force per studiare il caso, Zauli: "Già stanziati 100 mila euro"

Il magnifico rettore della nostra università, Giorgio Zauli (Businesspress)

Il magnifico rettore della nostra università, Giorgio Zauli (Businesspress)

Ferrara, 2 aprile 2020 - "Non diffondiamo il pericoloso messaggio che i ferraresi abbiano una qualche forma di immunità’ fisiologica o genetica al Coronavirus. Ferrara è la dimostrazione che l’isolamento e la quarantena funzionano". Alessandro Bucci, docente del dipartimento di Ingegneria della nostra università risponde con forza al commissario regionale per la pandemia Sergio Venturi che, nel corso del consueto appuntamento informativo per i cittadini in diretta Facebook, aveva dichiarato che "per via della resistenza al virus Ferrara sarà un caso da studiare". Di più. Durante la diretta di ieri Venturi ha auspicato che "i docenti di Unife producano uno studio per capire il motivo per cui i cittadini ferraresi abbiano una specie di invulnerabilità al coronavirus".

Leggi anche: Bonus alimentare, la guida  Le misure prorogate al 13 aprile  La cura domiciliare  Le terapie  I numeri in Emilia Romagna

Bucci non ci sta. " Ferrara ha un’anagrafe tutt’altro che Covid-immune, e una antologia di patologie polmonari che non fanno stare tranquilli, ma per questo lasciamo la parola ai medici". Questione di chiusura. " Doverosa e oggi più che mai apprezzata – scrive Bucci – la grande attenzione al settore medico e sanitario, ma non dimentichiamo mai, anche ora che stiamo per avviarci alla delicata fase di ‘riapertura’, che le epidemie si sconfiggono sul territorio, non negli ospedali. Non esiste rincorsa alle curve esponenziali di contagio coi soli ricoveri. La Lombardia, ma non solo, ce lo sta tristemente dimostrando.

LEGGI ANCHE Il bilancio nella nostra provincia - "Bassa incidenza a Ferrara? Influisce il micro-clima"

Il coronavirus ha un solo principale vettore: le gambe degli uomini. Più gli uomini si spostano, più il virus si espande. Meno gli uomini si muovono e sono isolati, meno il contagio si propaga". Sull’ipotesi di istituire una taskforce di docenti dell’ateneo che studino questa ’resistenza’ dei ferraresi al Covid-19, interviene anche il numero uno di Unife, Giorgio Zauli. " Abbiamo già approvato un progetto di ateneo stanziando centomila euro per mettere a regime tutte le progettualità presenti in ateneo in vista di una call che aspettiamo da un momento all’altro dal Ministero della Salute – spiega il ’magnifico’ – . Con l’occasione, avedo a disposizione anche dei genetisti, si potrebbe anche valutare il discorso di valutazione del genotipo dei cittadini ferraresi rispetto al tema della malaria, sebbene ancora non ci sia ancora una base di correlazione scientifica".

La forza della reclusione forzata. "Sicuramente – riprende – la nostra provincia è stata meno colpita per via dell’estensione molto ampia e una bassa densità di popolazione rispetto ad altre zone". Secondo Zauli, per la tutela della nostra realtà ha "contato moltissimi la reattività della regione Veneto nella gestione ottimale e subitanea della situazione dal punto di vista sanitario". Poi, la stoccata: "Noi, la task foce, l’abbiamo già costituita per studiare l’epidemia e i suoi effetti. I docenti di Unife sono a disposizione dell’intera comunità scientifica"