Coronavirus Ferrara, dall’orto al consumatore. Ecco come funziona 'Dal Contadino'

In piena emergenza con i negozi chiusi da quasi un mese, l’idea di Giuseppe D’Angella funziona: "Ora le richieste sono aumentate"

Giuseppe D’Angella e la madre impregnati con il progetto "Dal Contadino"

Giuseppe D’Angella e la madre impregnati con il progetto "Dal Contadino"

Ferrara, 7 aprile 2020 - Una volta eravamo noi ad andare dal contadino a prendere frutta e verdura, ora – e ancor più adesso, in piena emergenza coronavirus – è lui a venire nelle nostre case. Dal Contadino è un’azienda di ortofrutta all’ingrosso, che ogni settimana fa servizio di consegna di prodotti di produzione propria e del sud, ai privati di Ferrara e provincia. Un progetto nato qualche mese fa, innovativo per Ferrara, dietro al quale c’è Giuseppe D’Angella, insieme a sua mamma Maria Zotta e al papà Savino, oltre che Maria, la sua fidanzata, che gestisce i clienti e i canali social dell’azienda.

Come è nato il progetto Dal Contadino?

"Avevamo già un negozio di frutta e verdura in via San Romano, ma da dicembre del 2019 abbiamo deciso di chiudere lo spazio ‘fisico’ e spostarci solo su internet".

C’è stata da subito risposta?

"Sta andando bene. Copriamo Ferrara e dintorni, arrivando fino a Vigarano Mainarda, Chiesuol del Fosso, Aguscello e Pontegradella, Malborghetto di Boara, e anche oltre Po, a Santa Maria Maddalena".

Di che numeri parliamo?

"All’inizio erano una decina a settimana, poi siamo passati a una settantina prima della quarantena".

E ora, con le persone a casa e i loro spostamenti ridotti? "La richiesta è aumentata di parecchio, ora facciamo il massimo che riusciamo a fare. La richiesta per l’asporto, come tutti gli altri alimenti, è enorme. Ci scrivono in 700 alla settimana, per ora riusciamo a coprirne 200. Prima i ristoranti erano la nostra copertura più grande e i privati erano un terzo dei nostri clienti, ora con i locali chiusi si è rimodulato tutto".

Come funziona?

"Le persone ci contattano tramite WhatsApp e noi prepariamo una cassetta mista di frutta e verdura, diversa ogni settimana, con nostri prodotti o provenienti da contadini della zona, e altri prodotti italiani. Mettiamo la foto della cassettina sui social il lunedì, e a chi interessa può prenotarla. Prima ci mettevamo d’accordo sull’orario per portarla a casa, ora, anche con l’aumento delle richieste, abbiamo suddiviso per giornate le diverse zone. La cassetta copre il fabbisogno per due persone per una settimana, o due persone e un bambino. Ci sono sempre prodotti di stagione".

Siete presenti su Facebook e su Instragram, come può arrivare voce del vostro servizio anche a chi non usa i social?

"Mentre faccio le consegne, tanti anziani mi fermano per sapere come prenotare anche loro. Proprio in questi giorni stiamo cercando di capire come arrivare anche a questa fascia della popolazione, che è quella che è più in difficoltà nell’uscire a fare la spesa. Abbiamo pensato che, se qualcuno dei nostri clienti vive in condominio o ha dei vicini anziani, può chiedere anche a loro".

Come sta rispondendo la gente che si affida al o servizio?

"Per molti, anche prima del coronavirus, è una comodità ed è una garanzia rispetto al supermercato. Noi selezioniamo i prodotti per loro, si crea un rapporto stretto, anche se nato per via virtuale. Ci capitano anche dei nipoti che ordinano cassette per i nonni".