Coronavirus e anziani morti, terza inchiesta a Ferrara

Sotto la lente della procura ancora una volta una casa di riposo. L’ipotesi d’indagine è omicidio colposo

Molti degli anziani contagiati dal Covid nelle Rsa sono stati ricoverati in rianimazione

Molti degli anziani contagiati dal Covid nelle Rsa sono stati ricoverati in rianimazione

Ferrara, 22 maggio 2020 - Poche righe vergate nell’esposto per chiedere che la Procura di Ferrara faccia chiarezza sulla morte di sua madre ultranovantenne, deceduta ad aprile, che viveva in una della Case di riposo della provincia estense maggiormente colpita dai decessi per coronavirus. "Chiedo venga fatta chiarezza su come è morta mia madre". Poco altro nella mani dei magistrati tranne lettere generiche, come quella scritta da questo figlio che è inserita in uno dei fascicoli di indagine della Procura estense. Ma molti accertamenti da disporre per fare luce su che cosa è accaduto in quei luoghi di assistenza per gli anziani che, non solo in provincia di Ferrara, sono diventati focolai per la diffusione del virus killer. Indagini e approfondimenti complessi e anche complicati dal dover intervenire in una fase in cui alcune di quelle che avrebbero potuto essere prove a discolpa o meno, non ci sono più.

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Impossibile, infatti, almeno per due dei casi segnalati fare accertamenti autoptici: si dovrà lavorare sulle carte a disposizione e sulle testimonianze del personale sanitario e non che lavora, o lavorava, nelle case di riposo oggetto di indagine. Molti i racconti da mettere insieme per capire se in quelle Rsa o Cra siano stati seguiti i necessari protocolli di sicurezza per evitare il contagio da Covid. Al momento si tratterebbe in tutto di tre i casi aperti dalla Procura ferrarese – anzi due già assegnati e un terzo che ancora deve essere imputato al magistrato competente – di fascicoli che ipotizzano il reato di omicidio colposo contro ignoti. E solo in un caso, arrivato al magistrato di turno, è già stato compiuto un accertamento irripetibile: una perizia medico-legale.

Per l’altro già assegnato a giorni, invece, sarà firmata la delega per gli accertamenti, probabilmente ai carabinieri del Nas. Non sembrano essere state presentati altri esposti nelle ultime ore. Il Codacons, che si era mosso per primo nel segnalare genericamente alle Procure l’azione per accertare i fatti, non è escluso che si unisca a livello regionale per coordinare tutti coloro che volessero chiedere giustizia per la morte di un proprio caro. "Stiamo valutando – ha spiegato l’avvocato Barbieri, presidente della sezione Emilia-Romagna – di convocare tutti i Comitati dei cittadini che si sono nel frattempo costituiti in tutta la regione".