"Così costruiamo lo slancio per il territorio"

Il presidente di Cna, Bellotti: "Rispettiamo le vocazioni dei luoghi, lavorando su innovazione, agricoltura 4.0 e green economy"

Migration

[... Segue dalla prima...]

E l’alacrità che hanno sempre dimostrato se saremo in grado – istituzioni, enti territoriali, università, associazioni imprenditoriali – di condividere con loro obiettivi comuni: se sapremo costruire un progetto di territorio capace di delineare il futuro di Ferrara e della sua provincia nel quadro regionale e nazionale. È questo il senso che abbiamo voluto dare alla nostra assemblea

provinciale di oggi. Cna non pensa che il mondo nuovo sia un pacchetto preconfezionato da accettare a scatola chiusa. Crediamo invece che il mondo nuovo vada costruito (o ricostruito), partendo dai territori e dalle loro vocazioni. Noi abbiamo un’idea di sviluppo per questo territorio: dovrà basarsi sull’innovazione produttiva e tecnologica, come richiesto dalla transizione digitale ed energetica che ci aspetta. Vogliamo allineare Ferrara con quanto a livello regionale è stato fatto, vogliamo essere parte della ’Data

Valley’ dell’Emilia Romagna almeno per quei rami in cui è già presente una filiera produttiva, oltre che nel settore ambientale visto in tutte le sue declinazioni: conservazione, protezione, turismo. Cna sta facendo la propria parte su ogni aspetto. Se da un lato avanziamo proposte per mitigare gli effetti dell’“esplosione” delle bollette e dei costi delle materie prime, dall’altro riteniamo indispensabile realizzare uno strumento che ci permetterà di operare una programmazione territoriale a medio-lungo termine. ’Ferrara Sviluppo Imprese’, la società costituita insieme a Confcooperative e Confartigianato potrà essere al centro di questa programmazione. A questa società abbiamo assegnato una mission: elaborare progetti di sviluppo territoriale e d’impresa, individuare i finanziamenti necessari per la loro realizzazione e mettersi a disposizione, oltre che delle imprese, anche degli enti territoriali per perseguire obiettivi comuni. Il punto di forza di questa società è il suo essere espressione del mondo imprenditoriale: solo coinvolgendo direttamente le aziende si può fare una programmazione che non rimarrà sulla carta. L’alternativa sarebbe disperdere risorse in mille rivoli. Le aziende artigiane e le piccole e medie imprese non chiedono assistenzialismo. Bonus e crediti d’imposta non bastano più. Servono obiettivi e progetti, da concordare con le imprese per dare nuovo slancio alla nostra economia. Energie alternative, green economy, agricoltura 4.0, riorganizzazione dei flussi turistici. Su tutti questi e altri capitoli ci sono grandi risorse da cogliere e ampi spazi di sviluppo.

* presidente provinciale Cna