"Così creiamo il pubblico di domani"

Da Nicola Bruzzo e Dario Favretti di Ferrara Musica, il bilancio del progetto Lauter: "Aumentano i giovani"

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Musica e scuola. Educazione e divulgazione. Formazione e passione. La settima edizione del progetto Lauter è pronta a chiudere la stagione di Ferrara Musica 20212022 e il suo ideatore e direttore, Nicola Bruzzo, approfitta dell’occasione per fare un bilancio. Lauter che ha registrato ancora una volta il più alto numero di presenze del ciclo concertistico e che torna di nuovo in presenza, dopo l’ultima edizione "digitale". Il motto del progetto – "creiamo oggi il pubblico di domani" – ha mantenuto le aspettative: dal 2017, ha portato ai suoi concerti in cartellone un pubblico pagante di quasi 6mila persone, di cui almeno il 50% composto da giovani under 20, che hanno liberamente scelto di partecipare alle iniziative. "Il merito di questa risposta – afferma il direttore organizzativo di Ferrara Musica, Dario Favretti – deriva dal fatto che in questi anni, con Ferrara Musica, abbiamo sposato diversi progetti educativi, rivolgendoci a una fascia di istruzione scolastica particolarmente trascurata".

Nel suo percorso ferrarese, Lauter ha organizzato 20 workshop formativi e 35 concerti gratuiti nelle scuole, coinvolgendo più di 5mila studenti. "In 6 anni – dice Nicola Bruzzo – Ferrara Musica può vantarsi di aver incontrato e interessato alla musica un terzo di generazione di giovani ferraresi: è la più grande speranza per il futuro della musica e della cultura in generale". Per il 2022, il progetto divulgativo è cominciato a marzo e ha coinvolto studenti di tre scuole: Liceo Roiti, Istituto Bachelet e Liceo Ariosto. Alcuni allievi sono stati formati per costituirsi in gruppi di lavoro autonomi, capaci di preparare, promuovere e gestire uno spettacolo o un concerto dal vivo: i giovani hanno imparato le basi del managing e della comunicazione culturale e sono diventati così i curatori degli eventi performativi. Quest’ultimi si terranno nelle scuole il 9 maggio, preludio del concerto finale di martedì 10 maggio, al Teatro Abbado (inizio ore 20.30), che è già sold out. Protagonista sarà il quintetto formato dai violinisti Maia Cabeza e lo stesso Nicola Bruzzo, la violinista Karolina Errera, il violoncellista Paolo Bonomini e il pianista Gabriele Carcano. "Più gli ascoltatori sono giovani, più sono aperti a qualcosa di audace, come Schnittke. Lo scopo – conclude Bruzzo – è essere la scintilla che innesca l’interesse".

Franceso Franchella