NICOLA BIANCHI
Cronaca

Cpr, l’affondo dell’avvocato: “Guantànamo a Ferrara, si dica la verità sul business”

Il durissimo post sui social di Anselmo, probabile competitor di Fabbri

L’acronimo sta per Centro di permanenza e rimpatrio per i migranti. Sono luoghi dove il cittadino straniero può essere trattenuto in attesa di esecuzione di provvedimenti di espulsione. Si trovano a Bari, Brindisi, Caltanissetta, Gradisca d’Isonzo, Macomer, Palazzo San Gervasio, Roma, Torino e Trapani

L’acronimo sta per Centro di permanenza e rimpatrio per i migranti. Sono luoghi dove il cittadino straniero può essere trattenuto in attesa di esecuzione di provvedimenti di espulsione. Si trovano a Bari, Brindisi, Caltanissetta, Gradisca d’Isonzo, Macomer, Palazzo San Gervasio, Roma, Torino e Trapani

Ferrara, 17 novembre 2023 – Il carico da novanta sul dibattito (pardon, sulla bufera) relativo all’ipotesi di un nuovo Centro di permanenza per il rimpatrio a Ferrara, lo piazza l’avvocato Fabio Anselmo: "Cpr=Guantánamo a Ferrara con detenuti innocenti – scrive sulla sua pagina Facebook il probabile competitor di Fabbri postando un servizio televisivo – Sono un vero e proprio business sulla pelle dei migranti. Per il quale la senatrice Ilaria Cucchi ha già presentato un esposto alla Procura di Roma che ha aperto un’indagine". Non è finita qui. "Con un recente decreto per la realizzazione di tali strutture, qualificate come opere di difesa e sicurezza nazionale, viene incaricato il Ministero della Difesa, con possibilità di secretazione. Saranno equiparati a caserme, arsenali e basi militari. Hanno modificato il codice dell’ordinamento militare".

Più sotto, la personale traduzione: "Vale a dire che a Ferrara, come in altre città, – aggiunge il legale, di fatto già entrato in campagna elettorale – ci saranno nuove Guantánamo dove rinchiudere bambini, donne e uomini che approdano sulle nostre coste con l’ambizione di poter vivere una vita dignitosa dopo aver affrontato viaggi terribili e sofferenze indicibili".

Il dito è puntato dritto su Roma dove "si continua – dirà poi al Carlino – a mentire ai cittadini e a nascondere la verità sui migranti", perché "il vero business non è quello degli scafisti". Tocca al senatore Alberto Balboni, invitato da Anselmo a "spiegare cosa c’è davvero dietro ai Cpr". E qualora "non ne fosse a conoscenza, sarebbe un bel problema. Vorrei – conclude – che dicesse ai ferraresi se è necessario costruire un Cpr proprio qui". Infine rivolto al sindaco Alan Fabbri: "Auspico che il primo cittadino difenda la sua città e allo stesso tempo i diritti dei migranti in queste strutture".

Di Cpr ha parlato anche il consigliere Pd Davide Nanni nell’intervento di ieri in Commissione sicurezza: "Mi auguro che l’amministrazione si impegni con il Governo per fare in modo che venga scongiurata l’ipotesi di realizzazione di questo carcere a cielo aperto, aggravando così i problemi di sicurezza della città. Se quell’area fosse diventata parco urbano, oggi probabilmente non saremmo qui a discutere di tutto questo".

Ad un "approccio equilibrato" e a un "dialogo aperto con la cittadinanza" richiama invece Danny Farinelli, segretario provinciale di Azione, "tenendo conto dei diritti umani e delle preoccupazioni legittime dei cittadini". Secondo il partito di Calenda, "un amministratore, soprattutto se dello stesso partito del ministro Piantedosi, dovrebbe chiedere più efficienza nei rimpatri, in modo da poter garantire una permanenza nei Cpr di soli 3 mesi, come era precedentemente, ed evitare l’effettiva reclusione delle persone qui ospitate".