"Il Cpr non si farà né a Ferrara, né nel Basso ferrarese". Fine di una polemica? Chissà. Certo è che le parole della coordinatrice comunale di Fratelli d’Italia, Chiara Scaramagli non lasciano molto spazio all’interpretazione. E sanno molto di campagna elettorale. D’altra parte la querelle sulla p possibile realizzazione di un centro di permanenza e rimpatri in città (o in provincia) è stata la prima pietanza della campagna a elettorale per le amministrative. A ogni modo Scaramagli fornisce anche una spiegazione tecnica sul perché non verrà realizzato il centro sul territorio. "Il Cpr non si farà neanche nel Basso ferrarese – così la meloniana – perché manca il requisito della prossimità ad un aeroporto o ad un’autostrada. Il Pd se ne faccia una ragione: non potrà più agitare questo spauracchio in campagna elettorale". Il merito di questo dietrofront, spiega Scaramagli, "è proprio il senatore Alberto Balboni – scandisce – . I Cpr, si sa, ormai sono divenuti cavallo di battaglia della sinistra, che ha tentato in ogni modo di presentarli agli elettori come “carceri” per persone che non hanno commesso reati e come “luoghi di tortura”: circostanza non vera". Peccato, dice ironica Scaramagli, "che si dimentichino sempre di aggiungere che tutte le leggi in tema di immigrazione che hanno istituito e regolamentato tali centri sono state tutte emanate da governi di sinistra a partire dalla prima, la Legge Turco - Napolitano, dai nomi dei rispettivi Ministri. E prima del Governo Meloni mai nessuna critica, infatti, è stata mossa contro i Cpr". E peccato, aggiunge la coordinatrice di Fratelli d’Italia, "anche che si dimentichino di sottolineare che sono centri istituiti per contrastare l’immigrazione clandestina, dove verranno collocati stranieri irregolari considerati una minaccia per l’ordine e la sicurezza pubblica (basta leggere la normativa). Se poi la sinistra non considera reato essere clandestino in Italia, credo che abbia un grosso problema anche di carattere etico". Di qui, l’affondo anche sulla senatrice di Alleanza Verdi-Sinistra, Ilaria Cucchi.
"Come se non bastasse – dice Scaramagli – anche la senatrice Ilaria Cucchi, ormai ferrarese d’adozione, è intervenuta sui Cpr, spingendosi a paragonare il senatore Balboni alla volpe e il sindaco Fabbri al gatto, che, come tutti sanno, nella favola di Pinocchio sono due furbi imbroglioni: quindi Cucchi, con gentili parole, ha voluto intendere che Balboni e Fabbri vorrebbero “imbrogliare” i cittadini ferraresi?" "Allusione – rimarca la coordinatrice di Fd’I – non degna di risposta perché noi siamo abituati a confrontarci sul merito delle cose e non sugli attacchi personali e gratuiti, diretti a rendere l’avversario impresentabile, inaffidabile e ineleggibile (storia già letta)". Da ultimo, un ironico consiglio che la meloniana rivolge al Pd. "Consiglierei ai dem, visto il caos che regna tra i vari gruppi – chiosa sarcastica – di iniziare a redigere un programma elettorale concreto e serio, che non abbia come unico punto quello di “non far vincere il centro-destra”, di non perdere tempo con le favole ma, soprattutto, di dormire sonni tranquilli perché la coalizione di centro-destra a Ferrara è più che mai coesa, determinata e, soprattutto, non si lascerà scalfire dalle chiacchiere".
f. d. b