Cra, un ’green pass’ per visitare gli ospiti

Le strutture stanno adeguando i regolamenti alle nuove disposizioni ministeriali. Calano i focolai e migliorano le condizioni cliniche

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FERRARA

Dopo la comparsa di focolai in alcune Cra i cui ospiti erano stati già vaccinati, non si segnalano nuovi casi nelle strutture socio-sanitarie o socio-assistenziali. A completare lo scenario confortante, si registra la chiusura dei focolai delle Cra di Tresigallo e Portomaggiore. Il bilancio complessivo conferma un ottimo effetto protettivo della vaccinazione, in termini di ospedalizzazione e di mortalità, anche se l’incompleta copertura rafforza la convinzione di mantenere un elevato livello di attenzione.

Resta aperto il focolaio alla Quisisana Due di Ostellato. Ad oggi si conferma la protezione completa del vaccino nell’area destinata all’ospitalità delle persone disabili e un buon andamento delle condizioni cliniche degli ospiti di Cra. Anche in termini numerici, già dalla scorsa settimana, si registrano segni di contenimento del focolaio con una sostanziale stabilizzazione del numero degli anziani positivi al Covid (una quarantina).

La principale novità è rappresentata dall’ordinanza del Ministro della Salute con le modalità di accesso dei visitatori alle case protette. Lo strumento innovativo delle ’certificazioni verdi’ Covid è il mezzo che dovrebbe consentire di conciliare una maggiore libertà di ingresso con il contenimento del rischio, ma in attesa che venga completato il percorso ministeriale la Regione ha indicato quali sono le condizioni che possono essere considerate equivalenti. Si potrà entrare in presenza di una delle seguenti condizioni: aver completato il ciclo vaccinale, essere guatiti dal Covd (che corrisponde alla data di fine isolamento), il referto negativo di un test molecolare o antigenico rapido eseguito nelle 48 ore precedenti. Tali attestazioni sono reperibili secondo le modalità già in essere, come ad esempio il Fascicolo Sanitario Elettronico.

L’ordinanza ministeriale resterà in vigore fino al 30 luglio. Ciò vuol dire che le strutture devono iniziare da subito un programma di aggiornamento e di revisione dei propri regolamenti, che dovrebbe portare in tempi molto brevi ad un accesso dei visitatori, anche se vengono confermate le limitazioni (spazi definiti con preferenza di quelli esterni, indicazione dei percorsi e dei tempi, utilizzo di mascherine) per la massima riduzione del rischio.

L’ordinanza ministeriale raccomanda che, nella definizione dei regolamenti, si tengano in considerazione non solo gli elementi di carattere generale (come le caratteristiche logistiche della struttura), ma anche gli aspetti di carattere individuale dell’ospite. L’accesso all’interno dei nuclei delle strutture continua ad essere un’opzione da riservare solo a casi molto particolari, tra i quali vanno certamente annoverati i percorsi di ’fine vita’.

Il documento introduce altre indicazioni: i rientri in famiglia e le uscite degli ospiti vengono consentiti con una specifica regolamentazione e con un patto di reciproca responsabilità. Viene poi introdotta la necessità di promuovere il modello delle ’bolle sociali’, sollecitando l’impegno di tutti a dare importanza alla formazione e all’informazione, con l’obiettivo di sostenere la diffusione di comportamenti responsabili intraextra struttura.

Per quanto riguarda i nuovi inggressi nelle Cra, vengono minimizzati gli obblighi per gli ospiti che hanno completato il ciclo di vaccinazione. Solo le persone non vaccinate, dal momento dell’entrata in struttura, saranno sottoposte a un isolamento precauzionale di 10 giorni.

Si conferma infine la necessità di mantenere una tempistica regolare nello screening periodico con tampone.