FEDERICO MALAVASI
Cronaca

"Crescita continua, ora un bilancio sociale delle conseguenze"

"La continua crescita dell’azzardo, in Italia e in Emilia-Romagna, è sotto gli occhi di tutti". Parte da queste premesse l’analisi...

"La continua crescita dell’azzardo, in Italia e in Emilia-Romagna, è sotto gli occhi di tutti". Parte da queste premesse l’analisi di Cgil e Federconsumatori (nell’ambito della campagna nazionale Mettiamoci in gioco) che mette sotto la lente l’andamento dell’azzardo in Emilia Romagna. "Nella nostra indagine – proseguono i relatori – proponiamo una lettura che vede la Città Metropolitana e le province di Modena e Reggio, assieme a diverse decine di Comuni della Regione, dentro a una crisi acuta d’azzardo, e per questo meritevoli di una attenzione forte e generale". Tra i Comuni in crisi va segnalata Piacenza, la realtà dove "complessivamente si gioca di più, quindi Rimini per il gioco fisico e Ravenna per l’online. Crescono allo stesso tempo anche i dati dei trattamenti sanitari, pur restando infinitamente lontani dalla disastrosa realtà portata dall’azzardo su persone e famiglie. Disastri che restano per lo più nascosti, ed emergono a volte nei casi di sovraindebitamento, nello spezzarsi di vincoli, in gesti estremi". L’Emilia-Romagna, aggiungono il sindacato e l’associazione, "si è dotata nel tempo di un più che positivo complesso di norme finalizzate al contrasto, alla prevenzione e alla riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d’azzardo. Anche il Piano regionale d’azione contro la ludopatia contiene elementi importanti e innovativi. Nel rapporto precedente proponevamo di iniziare il cantiere per un vero bilancio sociale dell’azzardo, che confuti l’idea secondo la quale le entrate per tasse sull’azzardo sono aggiuntive al bilancio statale". È indispensabile, concludono Cgil e Federconsumatori, "considerare le uscite, non solo nei bilanci della Sanità pubblica e degli enti locali, ma anche misurando il costo sociale di una disgregazione familiare, di una giovane vita che non si avvia o si interrompe troppo presto, di un anziano o un’anziana che si ripiegano in sé stessi dopo aver perso i propri risparmi, di una donna o un uomo vittime dell’usura, o che perdono il lavoro. Ma oggi, purtroppo, l’emergenza è un’altra ancora. Sembra ormai arrivato alla fase conclusiva il tentativo a livello nazionale di demolire la normativa che ha consentito a tanti amministratori di contenere in questi anni l’espansione dell’azzardo nel proprio territorio, attraverso lo strumento del distanziometro dai luoghi sensibili".