"Criminalità, evitare le infiltrazioni"

Sportello antiusura, il messaggio del sindaco durante la presentazione della convenzione per la sicurezza

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Annunciata lo scorso maggio nell‘ambito dello sportello antiusura realizzato dal Comune di Cento, è stata ufficialmente presentata ieri in Sala Zarri nel Palazzo del Governatore, nella cornice del progetto per la sicurezza e prevenzione Smart, la convenzione con Fider, Confidi Regionale presieduto da Marco Amelio e diretto da Edoardo Bigoni e con Fondazione Interesse Uomo, diretta da don Cozzi. Un momento di confronto aperto alla cittadinanza, voluto dal Comune, rappresentato dal sindaco Accorsi, assessore alla Sicurezza Mario Pedaci, consigliera con delega alla legalità Laura Riviello e dal dirigente ai servizi alla persona Mauro Zuntini. Il sindaco ha parlato dell‘importanza di "evitare infiltrazioni e preservare il territorio, contrastando sul nascere il fenomeno del sovra indebitamento. Bisogna evitare l‘emergenza stando vicino alle persone con un aiuto concreto, come il servizio offerto dallo sportello antiusura del nostro Comune, rafforzato da questo protocollo". Non manca l‘attenzione della Regione, che per voce del sottosegretario alla presidenza della giunta, Gianmaria Manghi, ha rimarcato come ad oggi siano solo due gli sportelli presenti in Emilia Romagna e come sul fronte legalità, l‘ente abbia già lo scorso anno destinato oltre 1 milione per la lotta alla criminalità e alle mafie. Arrivati anche a Cento grazie all‘accordo ‘Sentinelle della legalità’. Nel merito della convenzione con Fider, rivolta Pmi o start up attive da almeno due anni classificate ad elevato rischio finanziario con prospettive residuali positive, è stata la responsabile commerciale Barbara Arbizzani a spiegare i requisiti richiesti. Delle aziende viene verificato il merito creditizio, dopo di che Fider - attingendo al Fondo Antiusura del Mef - "mette a disposizione linee di credito dai 20 ai 40 mila euro da restituire in 60 mesi per investimenti, liquidità, consolidamento innovazione". Don Cozzi, di Fondazione Interesse Uomo, si è soffermato su quanto possa essere fatto dalle associazioni per sostenere le persone che ne fanno richiesta. E quanto sia necessario compiere un intervento strutturale e legislativo che consenta di ampliare la possibilità di aiuto. Un percorso, quello di richiesta di aiuto allo Sportello, che chiama in causa sentimenti come pudore, vergogna, timore del giudizio sociale, stigma, perdita della dignità. Indispensabile da un lato la garanzia di assoluta riservatezza, dall‘altro l‘indicazione ad accedere rivolgendosi alle persone, mitigando così l‘impatto emotivo. Un punto chiarito dal dirigente comunale Mauro Zuntini, che ha spiegato le modalità di richiesta allo Sportello comunale. Importante la testimonianza di Damiano D‘Angelo, responsabile dell‘Ufficio antiusura del Comune di Verona.