Crocifissi Ferrara, monito del vescovo al sindaco Fabbri: "Richiedono coerenza"

Scoppia il caso politico dopo la scelta della Giunta. Intanto spunta il ‘video bestemmia’ di Lodi. Salvini plaude al sindaco Fabbri

Il vescovo Gian Carlo Perego risponde ad Alan Fabbri

Il vescovo Gian Carlo Perego risponde ad Alan Fabbri

Ferrara, 2 settembre 2019 - «Il crocifisso, prima che un simbolo di identità religiosa, è la realizzazione concreta dell’amore di Cristo per tutti gli uomini, a partire dagli ultimi, e attende da ciascuno una risposta coerente con ciò che propone». L’arcivescovo Gian Carlo Perego lancia un monito al sindaco Alan Fabbri e alla giunta, dopo l’acquisto di 385 crocifissi da esporre nelle scuole. «Speriamo che questa iniziativa – conclude mons. Perego – ci inviti a ricordare il dono della vita di Cristo per noi e per i ‘crocifissi viventi’ di oggi». Messaggio poco velato, quello dell’arcivescovo. Rivolto innanzitutto a Fabbri che pur dicendosi «non cattolico praticante», riconosce «il valore del crocifisso come simbolo che tutela la nostra identità storico-culturale e rinsalda le nostre radici che affondano nei valori cristiani». Dal richiamo dell’arcivescovo (in questi giorni a Lourdes) alla polemica politica: «La Lega che mette crocifissi a scuola è espressione di un’impressionante ipocrisia – attacca il segretario regionale del Pd Paolo Calvano –, se si tiene conto della disumanità di tanti provvedimenti dell’ex ministro dell’Interno Salvini».

Restando alla politica, il caso coinvolge anche il vicesindaco Nicola Lodi; in un video, diffuso dall’esponente Pd Simone Boldrini e rilanciato dal capogruppo dem Aldo Modonesi e subito virale sulla Rete, è colto nell’atto di pronunciare una clamorosa bestemmia, nel corso di un sopralluogo: «La religione secondo la giunta Fabbri: si attaccano ai simboli di amore e pace ma sono gli stessi che bestemmiano – attacca Modonesi –. E seminano odio da mesi, quelli delle pistole e dei trincia-rom». Chi di video colpisce, di video patisce, e in effetti Lodi ammette: «Ebbene sì, qiella volta mi è proprio sfuggita – afferma, ricordando che il fatto risalirebbe al 2017 –. Di certo non me ne vanto, e anzi mi scuso con chi se ne può ritenere offeso. Ma eravamo nel bagno del campo nomadi e lo spettacolo avrebbe fatto perdere le staffe a chiunque, persino a un amministratore buonista come Modonesi». Per Lodi, in ogni caso, tocca ora il rito della penitenza: almeno cinque Pater Noster, ovviamente in diretta Facebook.

Ma intanto arriva invece il plauso di Matteo Salvini per l'iniziativa del sindaco Fabbri: "Bravo al sindaco della Lega di Ferrara, chi dimentica le proprie radici non ha futuro!".