
di Federico Malavasi
L’ultima camionetta verde oliva aveva lasciato Ferrara poco più di un anno fa. Quello che sembrava un addio si è però rivelato soltanto un arrivederci. La voce era nell’aria da qualche giorno, ma l’ufficialità è arrivata soltanto ieri: i militari dell’operazione ‘Strade sicure’ torneranno in città a partire dal primo settembre. E con un contingente rinforzato. Quindici uomini, a fronte dei dodici impegnati in precedenza. Il ritorno di ‘Strade sicure’ è frutto dell’impegno profuso dall’amministrazione a partire dal luglio scorso, quando le ‘mimetiche’ lasciarono Ferrara a seguito di una rimodulazione voluta dall’allora ministro della Difesa Lorenzo Guerini. Le interlocuzioni con Roma, condotte a più livelli e nel massimo riserbo, hanno quindi dato i frutti che in molti attendevano in cima allo scalone e non solo. Ora si tratta di capire come verranno impiegati i militari. Tra le ipotesi che circolano c’è quella di un loro utilizzo più ampio rispetto alla missione precedente, avviata nell’autunno del 2017 e concentrata principalmente sulla sicurezza in zona Gad.
Tra i primi a gioire per il ritorno dell’esercito è il vicesindaco Nicola Lodi. "L’esercito torna per proseguire il lavoro che stava facendo – spiega l’amministratore –. L’impiego del contingente verrà deciso in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Mi piacerebbe però che fossero schierati non solo al Gad ma anche in centro storico, come ad esempio in San Romano, oppure nelle frazioni in cui si riscontrano problemi di sicurezza, come Pontelagoscuro. Abbiamo fatto di tutto per riaverli – aggiunge Lodi – perché riteniamo che a Ferrara i militari abbiano fatto un ottimo lavoro ed è giusto mantenere questo livello". La conclusione è affidata a una lapidaria rassicurazione: "Non sarà una militarizzazione della città". La conferma dell’arrivo di quindici militari ha raccolto anche il plauso del sindaco Alan Fabbri. "Una grande notizia per la nostra città – commenta –. Si dà continuità all’operazione ‘Strade sicure’ in base a una precisa scelta politica volta a valorizzare l’apporto integrato dei corpi e a massimizzare le iniziative per un controllo diffuso e capillare del territorio, a tutela dei cittadini. Le nostre richieste sono state ascoltate. Un ringraziamento particolare al sottosegretario al ministero dell’Interno Nicola Molteni, da sempre profondamente attento alle esigenze territoriali e arrivato in visita a Ferrara in occasione dell’inaugurazione della nuova caserma della polizia locale, che si è fatto portavoce delle esigenze e delle richieste manifestate".
Il contingente sarà quindi in città tra un mese. I militari saranno affiancati alle forze dell’ordine con il compito di presidiare il territorio e i cosiddetti obiettivi sensibili. Il tutto con il coordinamento della questura. Il primo annuncio dell’arrivo a Ferrara dell’operazione strade sicure è del 12 settembre 2017. Da allora i militari hanno avuto un ruolo essenziale nel garantire la sicurezza in città e in particolare in zona Gad. La loro partenza, un anno fa, suscitò molte perplessità e spinse l’amministrazione a lottare per ottenere un dietrofront nel più breve tempo possibile.