"Daini da mandare al macello, Regione e Parco ci ripensino"

L’appello di Legambiente: "Chiediamo un incontro per capire la situazione e spiegare il nostro punto di vista"

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LIDO DI VOLANO

di Valerio Franzoni

"Chiediamo alla Regione Emilia-Romagna e alla direzione dell’Ente Parco Delta del Po di rivedere le decisioni prese". È questo l’appello che il Circolo Legambiente Delta del Po ha lanciato in questi giorni, dicendosi contrario alla decisione di trasferire in allevamenti, anche da macello, i daini presenti nelle pinete di Lido di Volano e di Classe, nel Ravennate. Una decisione che ha portato alla mobilitazione degli ambientalisti, una volta venuti a conoscenza dell’indagine di mercato per l’affidamento in concessione della cattura e delocalizzazione di esemplari di daino presenti nel territorio del Parco del Delta del Po per un massimo di 300 all’anno nei tre anni di concessione. "Le notizie che viaggiano sul web, gli articoli sulla stampa locale e nazionale, raccontano che mille daini nel Parco del Delta del Po sono troppi e bisogna abbatterli – afferma il presidente del Circolo Legambiente Delta del Po, Marino Rizzati –. A Legambiente arrivano lettere accorate, arrabbiate e ci chiedono come mai due ambientalisti conclamati come il presidente ed il direttore del Parco del Delta del Po hanno accettato la direttiva della Regione Emilia-Romagna di autorizzare l’abbattimento di un determinato numero di daini per essere poi mandati al macello. Anche noi non ci spieghiamo tale direttiva e tale atteggiamento. Ne siamo contrari".

Da qui, la richiesta alla Regione e alla direzione dell’Ente Parco di rivedere la decisione. Rizzati evidenzia come "gli italiani, i più giovani" abbiano "acquisito una differenziata sensibilità ambientale e giustamente esprimono i loro sentimenti e reclamano il loro ruolo. Abbiamo già visto le promesse (mancate) fatte al movimento di Greta. I politici, i manager pensano ad altro. I cambiamenti climatici e la salvaguardia dell’ambiente e tutte le sue componenti possono aspettare. Gli animalisti sono degli ambientalisti, vanno ascoltati. Sono giovani, sono attenti, domani voteranno, sono dei cittadini. Chiediamo all’Ente Parco di svolgere a Comacchio e a Ravenna un incontro-confronto. Abbiamo necessità di conoscere ma anche di esprimere delle valutazioni e considerazioni". E proprio con una considerazione conclude il presidente del Circolo Legambiente del Delta del Po: "La Regione Emilia-Romagna si è avvalsa di un parere positivo di Ispra nel riguardo dell’abbattimento dei daini, ma ci chiediamo come mai Ispra non è stata ascoltata dalla Regione quando ha espresso un parere negativo sulla gestione della caccia nel Parco Delta del Po? Ispra aveva segnalato una consistente, negativa pressione venatoria. Perché Ispra vale in un caso sì e nell’altro no?". Anche il gruppo Europa Verde ha presentato un’interrogazione, nella quale chiede alla giunta regionale "se l’Ente Parco del Delta del Po abbia adottato tutte le misure ecologiche alternative alla soppressione dei daini di Classe e di Lido di Volano, come la cattura incruenta tramite reti e il successivo trasferimento in strutture disposte ad accogliere gli esemplari catturati, nonché la somministrazione di farmaci per la sterilizzazione".