Sono tantissimi i precedenti drammatici di velivoli precipitati nel ferrarese, molti dei quali con esiti mortali. Era il 2 marzo 2005, un chilometro dall’aeroporto di Aguscello, da un’altezza di 70 metri piombò a terra un ultraleggero a motore: a bordo viaggiavano Alessandro Ammirati, 40 anni, primo ufficiale Alitalia, e l’allievo Francesco Agostinacchio, 4 anni più vecchio, medico di famiglia della città. Entrambi morirono sul colpo. Otto settembre 2007, tra le campagne di Lagosanto e Codigoro, stessa sorte per un altro ultraleggero a motore con i due occupanti (Claudio Mattiazzi, 61 anni, e Armando Soave, stessa età) si salvarono miracolosamente seppur con ferite gravi. L’anno dopo, 25 febbraio, domenica: da Argelato, direzione Codigoro, un Tecnam P92 prese il volo ma poco dopo il decollo del mezzo, pilotato da Giorgio Rizzi, si persero le tracce tra la fitta nebbia. Primo marzo 2010, qualcuno vide volteggiare impazzito in cielo un deltaplano il quale poi si schiantò sul terreno agricolo accanto al campo volo Ali del Delta di Codigoro. In fin di vita Gabriele Aguiari, 61 anni di Mesola. Indimenticabile l’episodio del 6 giugno 2007, quando accanto alle corsie della superstrada, all’altezza dello svincolo di Migliarino, direzione mare, si disintegrò un Tornado militare. Poteva essere una strage, miracolosamente vi furono solamente due feriti non gravi: il maggiore Cristiano Galli, 36 anni di Pavia, pilota istruttore, e il tenente Renato Pagnoni, 28. I due riuscirono a uscire in tempo con il paracadute (foto) e a evitare che il jet finisse sulle case e sulla Bompani.
n.b.