Danni nei campi, confronto con le assicurazioni

Alcune calamità non sono rimborsate, le proposte dell’onorevole Bergamini

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"Un tavolo di confronto con le compagnie assicurative per valutare l’ampliamento delle situazioni calamitose da inserire tra quelle coperte da rimborso, il rafforzamento della ricerca sul fronte fitofarmaci e l’avvio di un tavolo per fissare un prezzo minimo per le produzioni agricole che copra le spese e freni gli effetti della concorrenza sleale". Queste le tre proposte che l’onorevole Davide Bergamini (Lega) ha portato all’audizione davanti al ministro della commissione Agricoltura convocata a camere unite durante la quale il ministro ha relazionato sul programma di Governo per il settore. "L’impegno del governo a favore dell’agricoltura è innegabile, positive sono le iniziative già intraprese a tutela delle imprese agricole – spiega Bergamini – ed è in questa direzione che vogliono andare anche le proposte che ho sottoposto al ministro, elaborate sulle esigenze espresse dalle aziende agricole e dalle associazioni di categoria del territorio ferrarese". In particolare "il comparto frutticolo, che a Ferrara con la produzione della pera copre oltre la metà della produzione nazionale, da oltre quattro anni subisce gravi danni per siccità, attacchi fungini, cimice asiatica e altre calamità naturali che spesso non vengono prese in considerazioni dalle compagnie assicurative – aggiunge l’onorevole –. Oltre alla siccità anche le anomale temperature di questa estate hanno nuociuto in modo pesante sulla struttura delle piante e questa situazione va considerata non più eccezionale ma come un nuovo fenomeno che comporta rischi che prima non esistevano e per i quali i produttori devono essere sostenuti. Per questo ho proposto al Ministro di aprire un tavolo di confronto con le principali compagnie assicurative per valutare quali aspetti e situazioni sia possibile inserire tra quelle per cui è prevista una copertura dei danni".

Un altro tema "che ho portato all’attenzione del ministero è il divieto dell’uso in Italia di alcuni fitofarmaci che in altri Paesi e luoghi di produzione sono utilizzati e che rischiano di creare, anche in questo caso, una concorrenza sleale tra realtà produttive. Importante e urgente, su questo punto, oltre a maggiori controlli per evitare l’ingresso sui nostri mercati di prodotti coltivati con sostanze da noi vietate, anche incentivare la ricerca e l’approfondimento sull’utilizzo di nuovi prodotti che garantiscano la salvaguardia dell’ambiente e della salute ma che si rivelino più efficaci contro i flagelli che colpiscono le nostre produzioni e che rischiano di azzerare un comparto di eccellenze. Ultimo punto è la questione dei prezzi. Un obiettivo sarebbe l’apertura di un tavolo che lavori per fissare i prezzi minimi dei prodotti agricoli".