Studente scomparso, arriva la prima segnalazione. “Ho visto Davide”

Lubiana, l’ex docente del 26enne di Cento Davide Maran: “La chiave del giallo nei suoi studi? Esperto in tossicologia”

Davide Maran, lo studente 26enne scomparso

Davide Maran, lo studente 26enne scomparso

Cento (Ferrara), 5 aprile 2018 - «L’ho visto. Era Davide». Il primo barlume di speranza, dopo undici giorni di buio, si accende all’ora di pranzo di ieri. Un falegname della provincia di Belluno, Gianluca Carbogno, giura di aver visto Davide Maran, lo studente 26enne di Cento (Ferrara) scomparso il 25 marzo a Lubiana, in Slovenia, dove si trovava per un master post lauream.

L’artigiano veneto parla di un ragazzo alto, biondo, con un berretto in testa e lo zaino in spalla. Il giovane faceva l’autostop lungo la Statale 52, all’altezza di Sega Digon, frazione alpina a trenta chilometri dal confine con l’Austria. La segnalazione rimbalza sui social e arriva alla caserma dei carabinieri più vicina, che fa partire tutti gli accertamenti. In attesa di avere una conferma o una smentita, la macchina delle ricerche continua a muovere i suoi passi nel massimo riserbo. La famiglia ha chiesto il silenzio e gli inquirenti stanno lavorando lontano dai riflettori e senza trascurare nulla. Del caso se ne sta occupando la polizia di Lubiana, gomito a gomito con l’ambasciata italiana e la Farnesina.

«Novità, al momento, non ne abbiamo – spiega Alessandra Moschitta, vice capo missione dell’ambasciata italiana in Slovenia –. La polizia e il governo stanno lavorando assiduamente, in stretto contatto con noi, per trovare qualche elemento». L’unica breccia nel muro del silenzio è quella aperta da alcuni titoli della stampa locale. Le ipotesi al vaglio sono molte, anche se si fa sempre più insistente una voce che indica il Ljubljanica, il fiume che taglia in due la città. Il timore è che il ragazzo possa essere scivolato in acqua e annegato. Ma, va chiarito, si tratta solo di ipotesi che al momento non hanno alcun tipo di conferma.

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