Il centrosinistra incassa le vittorie di Genova e Ravenna, nelle stesse ore in cui nell’aula di Montecitorio si discute il decreto Sicurezza. Fuori dal palazzo, si consuma la bagarre fra i manifestanti e le forze dell’ordine. Per la maggioranza, il documento è particolarmente sentito, mentre le opposizioni sono in trincea. Su questo, il deputato ferrarese di Fratelli d’Italia Mauro Malaguti, ha le idee molto chiare. "Quello che sostanzialmente differenzia il centrodestra e il centrosinistra in materia di sicurezza è il diverso concetto di libertà – scandisce sul Carlino al momento della discussione del documento in aula – . Per noi senza sicurezza viene meno anche la libertà, per le sinistre i provvedimenti del decreto sono liberticidi". "Per la sinistra – rintuzza il meloniano – bloccare una strada o un treno in una manifestazione di protesta è una libertà dei lavoratori e dei sindacati, per noi la libertà è quella di ogni lavoratore o cittadino di alzarsi e raggiungere il proprio posto di lavoro o la propria meta senza ritardi o impedimenti. Per le opposizioni uno stato di necessità giustifica in qualche modo anche l’occupazione di un immobile, come un centro sociale o persino una abitazione. Per la maggioranza una persona, magari anziana, deve essere libera di farsi una vacanza, o superare una lungodegenza, senza finire ‘sotto un ponte’ per mesi o anni perché al rientro si trova l’abitazione occupata. Per le sinistre poi vi sono droghe innocue, anzi benefiche, per il centrodestra non ve ne sono al di fuori dell’utilizzo medico. Per le opposizioni, evidentemente, ci sono reati quasi tollerabili o in qualche modo giustificabili dallo stato di necessità di chi li compie. Per noi ci sono reati che meritano invece delle aggravanti come le truffe ad anziani o l’incitamento alla radicalizzazione terroristica".
Insomma, l’opinione della maggioranza al governo, di cui Malaguti si fa in qualche modo portavoce è che occorrano "più tutele legali per gli agenti di pubblica sicurezza, sottoposti a gogne mediatiche e spesso sotto processo per ogni possibile sospetto su come svolgono il loro lavoro, per le sinistre non è necessario. Infine, anche se i numeri ci dicono che circa il 40% dei reati nel nostro paese sono commessi da stranieri, che rappresentano l’8% della popolazione, anche il tema dell’immigrazione resta particolarmente divisivo". Esiste, però, un tema di credibilità politica legata alle promesse fatte in campagna elettorale. "È un decreto molto importante per il governo – chiude il deputato – perché rappresenta la risposta a promesse fatte in campagna elettorale, e anche per questo le opposizioni impiegheranno tutte le energie possibili per fermarlo".