Decreto Sostegni, le richieste dei commercialisti

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"Il Decreto Sostegni varato dall’Esecutivo Draghi presenta indubbiamente tanti punti di forza, ma altrettanti punti che ci preoccupano". Esordisce così il presidente della sezione ferrarese dell’Associazione Nazionale Commercialisti di Ferrara, Alberto Carion. "Come categoria – dice – siamo favorevoli all’abbandono dell’utilizzo dei codici ateco come parametro di riferimento, in quanto assolutamente riduttivo e penalizzante per il mondo produttivo. Così come salutiamo con favore il fatto che dall’Esecutivo si sia optato per la proroga della Cassa integrazione in deroga". Tuttavia, aggiunge Carion, "la portata dei ristori ci sembra davvero poco significativa, considerando il tenore delle perdite che le imprese hanno subito nel corso dell’emergenza pandemica. Un prezzo altissimo che, molti, stanno continuando a pagare". Dubbi anche sui parametri individuati dal Governo per destinare i fondi. "Fissare la soglia di perdita minima per accedere ai ristori al 30% è davvero un parametro discriminatorio: ci aspettiamo un reinserimento della moratoria sui mutui, il credito d’imposta per le attività, l’eliminazione degli Isa e lo scudo penale".