Dehor, le concessioni dureranno tre anni

Illustrata ieri la delibera per le modifiche al regolamento legato al canone unico: esenzioni per le attività

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Una nuova pagina per le distese dei locali. Il nuovo regolamento legato al canone unico di occupazione del suolo pubblico, introduce almeno tre elementi di novità. Innanzitutto, il documento – che pare aver raccolto anche il plauso della minoranza in Commissione consiliare, ieri pomeriggio – sulle concessioni permanenti dispone, per le attività economiche, una durata triennale e non più annuale come è accaduto fino a ora. La seconda novità è rappresentata dalle ’concessioni stagionali’. Ossia dei processi autorizzativi snelli che avranno una durata di non oltre nove mesi. Per le realtà non a scopo di lucro (onlus, associazioni benefiche), il nuovo regolamento prevede la concessione di uno spazio pubblico, senza la richiesta di autorizzazione. Purché l’occupazione di suolo pubblico non duri più di quattro ore. Totale esenzione della corresponsione del canone unico, invece, per le troupe televisive e per i set cinematografici che vengono allestiti nella nostra città. L’ultima ma rilevante modifica riguarda i disagi che i cantieri pubblici arrecano alle attività economiche del centro. Il nuovo regolamento infatti prevede che, laddove un intervento di lavori pubblici arrechi danno a un’attività, quest’ultima venga esentata dal pagamento del canone. Il criterio di esenzione è proporzionale alla durata del cantiere. L’unico fronte aperto rimane quello delle distese autorizzate durante i mesi di pandemia, in deroga ai processi autorizzativi per i quali è necessario il parere della Soprintendenza. A fare chiarezza sul dubbio sollevato in commissione dal capogruppo dem, Francesco Colaiacovo, è l’assessore al Commercio Matteo Fornasini. "La deroga concessa dal Governo – dettaglia l’amministratore – , dura fino al prossimo 30 giugno. Dopodiché, le attività dovranno procedere al percorso autorizzativo in via ordinaria". Delle duecento distese autorizzate dal Comune durante il Covid, sono settanta quelle per le quali è stata avanzata una nuova richiesta di autorizzazione. "Per quanto riguarda il Comune – così l’assessore – le pratiche sono già state avviate. Nei giorni scorsi abbiamo caldeggiato anche la Soprintendenza a procedere nel modo più celere possibile".

re. fe.