Dehors, il nuovo regolamento "Pronti a investire sugli arredi"

Le associazioni di categoria soddisfatte dalla bozza che il Comune ha inviato alla Soprintendenza "Le abitudini dei clienti sono cambiate dopo il Covid, questo tema non può rimanere appeso a un filo".

Dehors, il nuovo regolamento  "Pronti a investire sugli arredi"

Dehors, il nuovo regolamento "Pronti a investire sugli arredi"

La bozza di regolamento sull’utilizzo dei dehors che l’amministrazione ha inviato alla Soprintendenza piace alle associazioni di categoria. Il presidente di Fipe-Confcommercio, Matteo Musacci ha le idee chiare. "I dehors non possono essere ‘appesi a un filo’ – scandisce – perché rappresentano una parte importante dell’economia ferrarese. Dopo il Covid, le abitudini dei consumatori sono profondamente cambiate". Mutate a tal punto, secondo Musacci, che "togliere le distese equivarrebbe a mettere in seria difficoltà la sostenibilità di pubblici esercizi e non solo".

Le prescrizioni che erano arrivate alle attività commerciali prima che l’amministrazione inviasse il regolamento "non tenevano in debito conto queste profonde differenze a cui il mercato è andato incontro". Per cui l’auspicio è che la Soprintendenza "tenga conto delle indicazioni che sono arrivate dalle imprese e che il Comune ha recepito". La bozza di regolamento è "un buon punto di caduta – così Musacci – che tiene assieme entrambi gli interessi". Non solo. Politicamente, la copertura per l’approvazione di questo documento ci sarebbe. Sì perché, rivela il presidente di Fipe, "recentemente ho incontrato alcuni esponenti dell’opposizioni ai quali ho fatto presente le nostre istanze e che si sono dimostrati favorevoli ad assecondarle". Il presidente provinciale di Confesercenti, Nicola Scolamacchia dice chiaramente che la direzione assunta attraverso il nuovo regolamento "è buona" e che il documento "sicuramente sancisce un significativo passo avanti rispetto ai presupposti fissati dalla Soprintendenza". Anche lui, al pari di Musacci, non ha timori qualora le indicazioni contenute nella bozza di regolamento prevedessero, per gli imprenditori, investimenti per migliorare gli arredi. "Il Comune – spiega – si è limitato a qualche considerazione di carattere estetico. Un indirizzo, peraltro non impositivo, ma giusto: gli operatori devono sempre rispettare il contesto nel quale si trovano. Ed è per questo che non penso ci saranno problemi qualora si ravvisasse la necessità di fare qualche investimento migliorativo sugli arredi".

La pensano così anche il presidente di Cna, Davide Bellotti e il segretario provinciale di Confartigianato, Paolo Cirelli. "L’amministrazione ha recepito molte delle indicazioni che sono arrivate dalle categorie – scandiscono Bellotti e Cirelli –. D’altra parte, a seguito del Covid, le abitudini dei consumatori sono cambiate. Per cui auspichiamo che anche la Soprintendenza possa accettare questa proposta di regolamento che rappresenta una mediazione importante". Il verdetto della Soprintendenza dovrebbe arrivare nei prossimi giorni. Ma, se per caso dovesse essere contrario, si verificherebbe una situazione molto problematica.