Delitto Bergamini, lo sfogo della sorella: "Basta con chi travisa"

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È arrabbiata Donata, stanca e provata da trentadue anni di lotta per conoscere la verità sulla morte di suo fratello, Denis Bergamini, ucciso il 18 ottobre del 1989. Il processo che vede alla sbarra la ex di Bergamini, Isabella Internò, accusata di concorso in omicidio volontario va spedito. E qualcuno sembra preoccuparsi davvero. Come in realtà lo era già qualche anno fa. Donata non comprende però perché questo qualcuno è tra coloro che dovrebbero riportare i fatti e le situazioni così come si stanno svolgendo: un giornalista, di cui lei sul proprio profilo fb fa nome e cognome. "Inizierò a pubblicare le intercettazioni che riguardano questo signore – spiega Donata – la sua familiarità con la famiglia Internò, la complicità e che addirittura prospettava loro all’epoca tutte le possibili difese. Proprio un giornalista alla ricerca della verità!". L’intercettazione postata ieri riguarda una telefonata tra il giornalista e il cognato della Internò: entrambi sono preoccupati della richiesta di riesumazione del cadavere per nuovi accertamenti. "Esame sul capello? Per cosa?", chiede il giornalista. "E chi è questo Fineschi?" domanda. Sarà colui che aprirà la strada, dopo 32 anni, al primo processo per omicidio per la morte di Bergamini.

cri.ru.