’Dèm a Mént’, l’opera sonora di Casa Romei

Le originali registrazioni in dialetto di trent’anni fa "Il museo così si integra con la comunità locale".

’Dèm a Mént’,  l’opera sonora  di Casa Romei

’Dèm a Mént’, l’opera sonora di Casa Romei

di Francesco Franchella

Dèm a Mént. La commozione di un visitatore ferrarese qualsiasi, che su gentile invito del direttore Andrea Sardo ha testato la nuova opera sonora in dialetto, allestita a Casa Romei, dà la giusta misura di cosa significhi, per un museo, l’integrazione con la comunità locale. Ai piedi di un graziosissimo San Giovannino dipinto da Adeodato Malatesta, nella Sala del Cinquecento, si trova una pedana, circondata da statue di equilibrato e magico realismo, raffiguranti bambine, bambini e adolescenti: è salendo su questa pedana che il visitatore può immergersi in una dimensione di proustiana memoria, nella Ferrara degli anni ’60 e 70’.

Un salto indietro nel tempo. Infatti, non appena il visitatore sale con entrambi i piedi, si attivano una serie di registrazioni effettuate nel territorio ferrarese proprio in quei decenni: arte e suono si compenetrano, stimolandosi e stimolando la memoria di chi quei suoni, tutti in dialetto ferrarese (alternato al romagnolo o al comacchiese), li ha vissuti davvero.

Una tata o una nonna tengono il bimbo sulle ginocchia e gli cantano una filastrocca. Una bambina conta, mentre gli amici si nascondono. Urla, schiamazzi, risate in sottofondo lasciano spazio a una dolce ninna nanna ancora una volta ferrarese. Le statue prendono vita e il presente scompare, in favore di un senso di appartenenza sicuramente estense, ma, in un certo senso, anche universale. Tutto questo è il risultato di Dèm a Mént (tradotto, "dammi retta"), opera d’arte sonora che arricchisce ‘Sintonie’, percorso espositivo allestito a Casa Romei e promosso dalla Direzione Regionale Musei dell’Emilia-Romagna, da Assicoop Modena&Ferrara e da Legacoop Estense. Come anticipato, Dèm a Mént è installata nella Sala del Cinquecento, che ospita un nucleo di opere della Raccolta Assicoop Modena&Ferrara dedicate ai temi dell’infanzia e dell’adolescenza, ed è anch’essa una vera e propria opera d’arte, che gioca con l’ambiente producendo nuove sensazioni ed emozioni: l’artista sonora, che ha dato vita al progetto, è l’antropologa americanista Ebe Giovannini. Quest’ultima, insieme a Patrizia Cirino, ha condotto una ricerca sul patrimonio documentario sonoro messo a disposizione dall’Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi di Roma. Insieme a Dèm a Mént, ieri pomeriggio, sono stati lanciati due podcast, ‘Sesto Acuto’ ed ‘Approdi’: due audio-racconti – sempre a cura di Giovannini e Cirino – che conducono l’ascoltatore verso la scoperta del Museo di Casa Romei, del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara e del progetto Sintonie.