FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

Dem, il colpo di scena. Corsa al candidato,. Calafà lascia ad Anselmo: "No alla donna ancella"

Durissima la lettera della docente: "Non si affrontano i problemi. Non mi presto ad assurdi sondaggi sulla popolarità delle persone". Strada spianata all’avvocato che commenta: "Ne prendo atto".

Dem, il colpo di scena. Corsa al candidato,. Calafà lascia ad Anselmo: "No alla donna ancella"

Dem, il colpo di scena. Corsa al candidato,. Calafà lascia ad Anselmo: "No alla donna ancella"

Ne resterà soltanto uno. Dopo il lungo battage di questi mesi, in cui la politica – e il centrosinistra – escono agonizzanti, è rimasto solo Fabio Anselmo in pista come competitor di Alan Fabbri. Al momento. Laura Calafà ha deciso di fare un passo indietro. Di sottrarsi "al campo di battaglia". Lo scrive lei stessa in una missiva indirizzata a tutti i componenti del gruppo che proprio ieri sera (mentre scriviamo) si sono ritrovati. L’oggetto della discussione doveva essere la designazione del nome da opporre a quello del sindaco uscente. A questo punto, possiamo dire che i giochi sono fatti. "Non mi presto – scrive Calafà nella sua missiva – ad alimentare il conflitto sulle persone, a partire da assurdi sondaggi su popolarità e meriti pubblici, prima ancora che sulle idee e sulle proposte di un progetto alternativo. Mi pareva che di questo ci fosse un enorme bisogno. Mi sono sbagliato".

Poi rincara la dose. "La mia disponibilità, oggi – scrive ancora la docente – è solo un alibi per non affrontare il problema dei contenuti e dei toni della campagna elettorale, che è già stata avviata". Sì, la campagna elettorale è in effetti partita da molto tempo. E un passaggio importante in questo senso è stata la riunione del Pd comunale l’altra sera. Se da un lato è vero che i dem non sono riusciti a esprimere una posizione unitaria, è altrettanto vero che sostanzialmente sei circoli su sette – sentiti in precedenza i relativi iscritti – hanno espresso una preferenza molto chiara: Fabio Anselmo.

La voce fuori dal coro è quella del circolo Centro a cui sono iscritte, tra le altre, Marcella Zappaterra e Ilaria Baraldi, rispettivamente consigliera regionale e consigliera comunale. Non solo. Il circolo Centro è quello guidato da Cristiano Guagliata, il competitor di Alessandro Talmelli quando si candidò la prima volta alla guida del Pd comunale. Insomma la frattura tra i bonacciniani e gli schleiniani si è consumata anche sul nome della candidatura, oltre che sulla procedura. Sì, perché pare che l’orientamento espresso da una parte degli iscritti al centro, fosse quella di proporre le primarie di coalizione.

La motivazione ufficiale con la quale docente corrobora e motiva il suo dietrofront è di natura professionale. "Proprio oggi (ieri, ndr) – conclude – ho accettato due impegnativi incarichi di ricerca su questioni a me molto care, con organismi nazionali e internazionali, che mi occuperanno a tempo pieno nei prossimi mesi e che richiederanno la mia presenza fuori città. Invio i miei più sinceri auguri al candidato sindaco in pectore". Tagliente anche il riferimento al ‘ticket’, l’ipotesi avanzata da qualcuno del Tavolo dell’Alternativa nel corso delle febbrili trattative. "Non sono disponibile a fare nessun ticket per l’elezione a sindaco – chiosa Calafà –. Un ticket pensato con la donna come ancella che, tra le altre cose, non condivide i toni, i contenuti e l’approccio al programma del candidato sindaco in pectore. È l’esatto contrario di quello in cui credo e una forzatura politica che minerebbe la credibilità di chiunque davanti agli elettori". Contattato dal Carlino, commenta a caldo anche l’avvocato Fabio Anselmo la cui presa di posizione – come le altre in precedenza – è caratterizzata dal fair play. "Prendo atto di questa decisione – dice il legale – e ora aspetto di capire che tipo di linea uscirà dal Tavolo per l’Alternativa. Una volta chiariti alcuni aspetti, farò le mie valutazioni".