Demolizione della Siberiana, scoppia la polemica

Il sindaco Tagliani: «Troviamo una soluzione alternativa». La Lega Nord: «Non avete mai mosso un dito»

La Siberiana (foto archivio Businesspress)

La Siberiana (foto archivio Businesspress)

Ferrara, 20 marzo 2018 – SONO INIZIATI i lavori per la demolizione della Siberiana. Sul punto interviene anche il sindaco Tiziano Tagliani: «Ci dispiace per la demolizione della Siberiana. Comprendiamo Francesco Malacarne e la moglie Gabriella Guidetti che hanno dedicato 40 anni della loro vita a questa attività. Senza voler commentare ciò che fu concordato 63 anni fa, possiamo solo confermare il nostro rammarico nel perdere un’attività storica a cui tanti ferrarsi sono legati, di perdere un presidio di animazione in una zona a cui teniamo per le sue criticità, e sui cui stiamo investendo. Purtroppo come amministrazione siamo, ovviamente, vincolati dalla sentenza del Consiglio di Stato (che la Siberiana ha perso con una sentenza definitiva il 20 aprile 2017), un verdetto su cui il Comune non è mai stato ascoltato o chiamato in giudizio. Come sindaco posso solo confermare la mia disponibilità nell’individuare una soluzione alternativa ed interessante dal punto di vista commerciale (come la proposta già segnalata di spostare l’attività in fondo Ercole d’Este) o a valutare possibili percorsi alternativi, pur comprendendo che per tutti i ferraresi si tratta di una perdita».

CHI non la manda giù è il segretario della Lega Nord Nicola Naomo Lodi: «Ancora una volta il Pd dimostra di trattare amici degli amici a suo favore mentre chi lavora e contribuisce con la propria attività alla crescita del tessuto economico viene punito. Tagliani scarica il barile sul Consiglio di Stato mentre sa benissimo che il proprio ministro dei beni culturali non ha mosso un dito. Il sindaco doveva agire, muoversi con più determinazione invece di versare finte lacrime di coccodrillo».