
Il ‘Padrone delle note - Josquin Desprez’. Serata evento per promuovere la musica rinascimentale alla corte degli Este. Fu Lutero a definirlo ‘il padrone delle note’, riconoscendogli una padronanza e autorevolezza che ha attraversato i secoli. Al compositore belga Josquin Desprez (1450- 1521), che fu alla corte di Ercole I D’Este dal 1503 al 1504, è dedicato il docufilm ‘Il padrone delle note-Josquin Desprez’, per la regia di Marco Zarrelli, in visione questa sera, alle 21, nella Multisala Apollo, in una serata evento che è stata patrocinata dal Comune, che ha patrocinato anche tutte le riprese - che intende aprire alla conoscenza dell’artista rinascimentale. La proiezione sarà introdotta da una breve conversazione tra Camilla Cavicchi, ricercatrice in Musicologia all’Università di Padova e l’assessore alla Cultura Marco Gulinelli – a moderare l’incontro la giornalista Camilla Ghedini – che ricorda l’immensa produzione di Desprez, tra "i compositori più importanti dell’Occidente". E che paragona, "per la sua capacità di raffigurare l’armonia del mondo e l’equilibrio delle passioni" a un Ariosto della musica. Cavicchi, che da anni divide la sua attività tra Italia e Francia, e che l’assessore Gulinelli tiene a ringraziare anche come autrice di numerosi scritti, tra cui il contributo a Josquin Desprez. Il signore dei suoni del Rinascimento, volume a cura di Enzo Restagno, direttore di Ferrara Arte, è infatti tra le voci del docufilm. È stata scelta da Zarelli in quanto esperta della cappella ducale (l’attuale Sala Estense, ndr) e dei suoi musicisti. Desprez, come rimarca Cavicchi, ebbe una carriera di grande rilievo e fu ricercato da principi italiani, francesi e dal papa". Il suo arrivo a Ferrara "fece capire a tutti i principi europei che gli estensi erano musicisti esperti". Un docufilm, finanziato dal Ministero della Cultura e dalla Regione Lazio. La proiezione, che rientra nella promozione ministeriale Cinema Revolution, sarà ad ingresso unico di 3.50 euro. "Abbiamo scelto di inserire il film in questa rassegna – chiosa il titolare dell’Apollo, Erik Protti – con la convinzione profonda che i cinema siano luoghi in cui promuovere cultura".
