REDAZIONE FERRARA

‘Diabetable’, un evento per sensibilizzare le istituzioni sul diabete mellito di tipo 1

Nonostante il mondo si stia muovendo per combattere concretamente il concetto di discriminazione, il passato, neanche troppo lontano, non è...

Gli organizzatori e sostenitori dell’evento in municipio insieme all’assessore Cristina Coletti

Gli organizzatori e sostenitori dell’evento in municipio insieme all’assessore Cristina Coletti

Nonostante il mondo si stia muovendo per combattere concretamente il concetto di discriminazione, il passato, neanche troppo lontano, non è mai stato tenero verso chi veniva definito ‘diverso’ a causa di una malattia cronica, il diabete mellito di tipo 1. Chi ne è affetto è insulino-dipendente e si sviluppa già in età infantile: questo comporta, nel tempo, la distruzione delle cellule Beta, necessarie per la sopravvivenza. Da qui nasce l’idea di Monica Priore, nuotatrice brindisina affetta da diabete mellito di tipo 1, di avviare una serie di eventi a livello nazionale per sensibilizzare più persone possibili sull’argomento. La tappa ferrarese è stata organizzata dalla giornalista Camilla Ghedini. "Organizzare e sostenere eventi su questi temi è la cifra della mia attività – ha detto –. Credo nella necessità di informare, formare e condividere i diversi percorsi di vita di persone che hanno imparato a convivere con questa patologia. Sento la responsabilità di agire, perché chi opera su un territorio ha anche dei doveri sociali". ‘Diabetable’ è una cena esperienziale all’hotel Duchessa Isabella che accoglierà medici, docenti universitari, istituzioni e giornalisti intorno alle 20 di oggi, così che possano vivere in prima persona la quotidianità di persone affette dalla patologia. "È un tema di grande attualità – ha affermato Cristina Coletti, assessore alle Politiche sociosanitarie) – affrontato in maniera innovativa, con formule non standardizzate ma incisive. Questa esperienza ci consente di pensare e programmare attività con maggiore consapevolezza, perché la conoscenza è la prima forma di prevenzione, se non la più importante".

L’ideale sarebbe sensibilizzare, anche adottando una legge più adeguata, come sottolineato dal vice presidente dell’intergruppo parlamentare Diabete, obesità e malattie croniche non trasmissibili Paola Boldrini: "Da questa patologia non si guarisce, quindi è fondamentale supportare le famiglie spaventate, le quali hanno paura che i propri figli non possano condurre una vita normale. Oggi le innovazioni tecnologiche ci permettono di vivere in sicurezza grazie all’insulina, un’alimentazione sana e dell’attività fisica regolare". A livello territoriale sono stati coinvolti Unife, Ascom e Ausl, rappresentati in ordine da Maria Chiara Zatelli, dal presidente Marco Amelio e dal medico Marcello Monesi, il quale ha sottolineato come "nella provincia di Ferrara sono attivamente seguite poco meno di mille persone con questa condizione. Sono fiducioso sul fatto che nel futuro ci sarà modo di migliorare ulteriormente le terapie per poter rallentare lo sviluppo della patologia".

Riccardo Fattorini