Dimissioni al Teatro Borgatti Tassinari: "Massima solidarietà alla Fondazione e alla presidente"

Torna sulle dimissioni della presidente (Milena Cariani) e del CdA della Fondazione Teatro Borgatti, la consigliera Daniela Tassinari (Coerenza Civica) che ringrazia la Fondazione Teatro per quanto fatto in questi anni e nel contempo, parlando della cronica assenza al tavolo della Commissione consiliare, fa nascere qualche punto interrogativo sulle motivazioni. Davanti alle dichiarazioni della presidente Milena Cariani – che spiegando le motivazioni della decisione ha detto che ci pensavano da un anno aggiungendo che il comune si è dimostrato del tutto inefficiente e che aspettano ancora dall’amministrazione il saldo 2020 – porterebbe facilmente ad avanzare dubbi sull’invito o di assenza dovuto a una crisi già profonda. "Nei confronti della Fondazione Teatro Borgatti va la nostra massima solidarietà in quanto sono più che comprensibili i veri motivi che stanno alla base delle loro dimissioni – dice la Tassinari – Come presidente in prorogatio della Commissione III ho sempre chiesto al sindaco di far venire la presidente Cariani in Commissione, ma purtroppo mi è stato riferito più volte, che fosse lei a non voler partecipare, per evitare strumentalizzazioni da parte delle minoranze. Personalmente mi sono sempre rapportata unicamente con il primo cittadino, in quanto socio della Fondazione e anche in occasione dell’ultima commissione del 29 aprile il sindaco mi aveva detto che avrebbe provveduto a richiedere la presenza della Cariani e del dipendente che si occupava dei bilanci". Ma nessuno dei due era presente e nemmeno il sindaco ha partecipato alla seduta dove si sarebbe parlato dell’approvazione della modifica al bilancio preventivo 2020 della Fondazione e la non approvazione dei 40.000 euro per la rassegna estiva già effettuata, destando pesanti critiche dai consiglieri che hanno rimarcato i 20 mesi di ritardo nella presentazione del documento chiedendo spiegazioni. "Ha delegato la relazione del punto all’assessore alla Cultura Elena Melloni – conclude – e ovviamente nessuno ha spiegato i motivi dell’assenza della Fondazione Teatro Borgatti".

l. g.