Dipendente licenziata, salta l’accordo "Sono troppo distanti le proposte"

Davanti al giudice discusso il caso della donna accusata dal Comune di essere andata al mercato. Impossibile trovare un punto di incontro tra le parti. Si torna in aula il 13 dicembre per la decisione

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di Cristina Rufini

FERRARA

Nessun accordo e quindi si va avanti sulle proprie posizioni, in attesa della decisione del Tribunale di Ferrara. E’ stata discussa ieri per la prima volta davanti al giudice del lavoro, la vertenza tra la dipendente licenziata dal Comune e l’amministrazione stessa. Preso atto che non è stato possibile raggiungere un accordo stragiudiziale – "per la distanza tra le proposte delle parti", si è limitato a riferire il legale che assiste la dipendente, l’avvocato Maurizio Servidio – si torna davanti al giudice il 13 dicembre prossimo, quando il giudice probabilmente deciderà sulle istanze presentate ieri. La dipendente chiede il reintegro sul posto di lavoro, mentre l’amministrazione comunale chiede un provvedimento ’importante’ nei suoi confronti. Vedremo a dicembre.

La storia. Da alcune segnalazioni giunte ai vertici dell’amministrazioni erano scattati gli accertamenti della polizia locale nei confronti di presunti ritardi sul rientro al posto di lavoro da parte della dipendente. Secondo quanto riportato nel provvedimento di licenziamento immediato, senza necessità di preavviso, la donna si sarebbe fermata a fare acquisti o comunque a guardare merce ai banchi del mercato settimanale. E, sempre secondo le contestazioni che sono state mosse dall’amministrazione comunale nella lettera di licenziamento inviatale, non si sarebbe trattato di un episodio singolo.

La dipendente alla richiesta di spiegazioni dell’Amministrazione aveva risposto spiegando di essere uscita per una commissione di lavoro, e nel rientrare in Comune era passata dai banchi del mercato che si trovavano sulla via del ritorno. Ed ha sempre sostenuto che si sia trattato di un provvedimento ingiusto dopo 30 anni di lavoro, decidendo così di impugnare il licenziamento davanti al giudice del lavoro di Ferrara e chiedendo l’immediato reintegro sul posto di lavoro.

Il processo. La prima udienza si sarebbe dovuta svolgere il 27 settembre scorso, ma pare che in quell’occasione sia stata data l’opportunità alle parti di cercare prima un accordo stragiudiziale. Accordo che però pare proprio non sia stato raggiunto per la distanza delle posizioni della dipendente e quella dell’amministrazione comunale di Ferrara (assistita in questo processo dall’avvocato Edoardo Nannetti). Quindi è necessario l’intervento del giudice che a questo punto dovrà stabilire se il licenziamento è stato consono a quanto accaduto o se sia stato un provvedimento esagerato e quindi disporre il reintegro sul posto di lavoro. Decisione che sarà presa, con molta probabilità, nell’udienza del tredici dicembre prossimo.