
Cento, l’iniziativa al Cevolani in memoria di Suffritti, lo studente e poeta di 16 anni scomparso nel gennaio 2022 a causa di una malattia
Nelle scuole superiori maggio è il mese in cui si consegnano gli attestati del diploma di maturità agli studenti dell’anno precedente. L’altro ieri, però al Liceo Cevolani, è stato consegnato, insieme ad altri, un diploma molto speciale: quello alla memoria di Francesco Suffritti, uno studente della nostra scuola scomparso prematuramente a causa di una malattia. La consegna di questo diploma ha un alto significato: significa premiare gli sforzi di un ragazzo, che, ad onta di enormi difficoltà, aveva scelto di iscriversi all’indirizzo classico, seguendo la propria vocazione allo studio ed alle lettere; un giovane che aveva voluto affrontare l’impegno dell’indirizzo in maniera seria e senza sconti, pur avendo passioni e desideri identici a quelli dei suoi coetanei, e nonostante gli strenui sforzi a cui questa scelta lo sottoponeva, stante la malattia; "Ha significato – spiegano dalla scuola – riconoscere l’impegno della famiglia, della sua dedizione affettuosa e costante. Insieme alla famiglia di Francesco erano presenti i suoi amici e compagni di scuola, le dirigenti e i docenti del Liceo Cevolani e delle Scuole Malpighi Renzi, il Sindaco Edoardo Accorsi, l’assessora Silvia Bidoli, don Paolo Marabini, il Dirigente dell’UAT di Ferrara Edoardo Soverini, la consigliera regionale Elena Ugolini e tutti coloro che hanno avuto l’onore di conoscere e amare Francesco, e che ci hanno donato discorsi sentiti e per nulla di circostanza. Francesco, a cui la scuola dedica un concorso di poesia, era, appunto, anche un giovane poeta". L’opera omnia di questo giovane autore è stata recentemente pubblicata con il titolo A metà dell’arcobaleno: un’occasione per tutti per ascoltare la sua voce di ragazzo impegnato, generoso ed entusiasta. Francesco Suffritti, scomparso nel 2022, ea un giovane che a soli 16 anni fu sopraffatto da una malattia rara lasciando però un ricordo indelebile nell’intera comunità. Francesco era infatti molto conosciuto per aver trovato un modo di reagire alla sua malattia, la rarissima cardiomiopatia miofibrillare (solo una dozzina di casi in tutto il mondo), attraverso la poesia, tanto da pubblicare un libro, “Il cielo da quaggiù. Poesie e racconti”, pubblicato da Pendragon, con il quale ha espresso i propri sentimenti esplorando il mondo e il destino avverso. Il giorno della sua scomparsa lo ricordò con un post toccante anche il sindaco di Cento, Edoardo Accorsi, dalla sua pagina Facebook: "Ci ha lasciato Francesco Suffritti, a soli 16 anni. Si è battuto fino all’ultimo contro una malattia rara che lo aveva indebolito fisicamente e che lui ha affrontato con animo forte ricordando sempre, anche attraverso racconti e poesie, il grande valore della vita e dell’amore. Mi stringo, insieme al Comune di Cento, intorno alla famiglia in questo momento di grande dolore".
Laura Guerra