Disagio sociale, piaga aggravata dal Covid

Pandemia e lockdown hanno portato all’aumento del consumo di droghe e di alcol anche tra i giovani

Una tragedia maturata in una situazione di disagio sociale, quella della morte del bimbo avvenuta giovedì pomeriggio. Un disagio sociale più diffuso di quanto si creda e che, negli ultimi anni, ha portato a un aumento di persone che fanno uso di alcol e sostanze stupefacenti, e per questo seguite dal Serd dell’Ausl di Ferrara, così come dai servizi sociali delle varie amministrazioni comunali. Difficoltà che purtroppo l’emergenza pandemica da covid ha ulteriormente aggravato, come testimoniato dalla responsabile del Serd, Luisa Garofali, e dal prefetto Michele Campanaro, che ha reso noti allarmanti rispetto all’uso di droghe. Nel 2019, le sanzioni amministrative per uso personale di sostanze stupefacenti sono state 112, nel 2020 sono salite a 131, con un incremento del 17 per cento circa in un solo anno. In calo invece le denunce per spaccio e consumo di stupefacenti in provincia di Ferrara: 279 nel 2019, 204 nel 2020 (calo del 26,88%), con tutta probabilità da imputare anche al lockdown. Ancor più allarmanti, se possibile, i dati sul consumo di bevande alcoliche (fonte Sert): dal 1996 al 2019 in provincia, gli utenti del servizio contro le dipendenze sono lievitati di cinque volte, da 79 a 404, con incrementi positivi continui dal 2016 al 2019. Così come al Sert risultano in aumento gli accessi anche per utilizzo di cannabis, ansiolitici ed antidepressivi, ma anche per i disturbi alimentari. Così come sono in rialzo, a completamento di un quadro a tinte piuttosto fosche, i trend di crescita sul gioco d’azzardo. Sempre da dati Ausl nel ferrarese il gioco ‘divora’ 40 milioni di euro l’anno, bruciati principalmente da siti on line e slot-machine. Ritratto del giocatore tipo, maschio con più di 40 anni.

f.d.b.