Discobus, la prima corsa da tutto esaurito

Tantissimi ragazzi sul mezzo che ha fatto rotta verso i luoghi del divertimento al mare. I sindaci: "Un successo, basta stragi del sabato sera"

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di Mario Bovenzi

L’altra notte ha guidato lui. La divisa immacolata, le mani ferme sul volante, lo sguardo verso i paradisi del divertimento fatti di lucine intermittenti dove ha fatto scendere quello sciame di ragazzini – tra loro anche qualche aficionados delle piste un po’ attempato – seduti composti sul suo discobus, 49 seggiolini dove trova posto un’estate sicura. Ferrara, Voghiera, Masi San Giacomo, ultima fermata Spina, tra i divanetti del Barracuda Club con gli occhi alle ragazze che ballano, una sorsata di birra che scende dolce senza l’incubo dell’etilometro, del blu delle sirene ad un angolo di strada, di fiori allacciati ad un palo per non dimenticare vite spezzate troppo presto.

Sabato sera, 11 giugno, nell’aria compressa delle porte che si aprono è cominciata la stagione del discobus, progetto pilota per dire no alle stragi del sabato sera, allo scotto così caro per un bicchiere di troppo. E’ andata bene la prima corsa. "La maggior parte dei ragazzi sono scesi davanti alla nostra discoteca alle 24,30", dice Stefano Piazzi, una famiglia la sua che ha radici in questo mondo, nel mondo della notte. E’ il titolare del Barracuda discoteca storica aperta dagli anni ‘70. "A bordo – riprende – c’erano anche giovani con tanto di patente che però hanno preferito viaggiare sicuri, lo hanno fatto per loro ed anche per gli altri". Era il 1978 quando suo padre accendeva le luci del Barracuda, risale agli anni Settanta la prima pietra del Topkapi, nome ancorato alle serate dei sette lidi e nella nostalgia di chi viveva la notte a 75 giri. "E’ un’iniziativa encomiabile – aggiunge – che getta una luce positiva sulle discoteche, sempre nel mirino quando ci sono gli incidenti del sabato sera". L’estate della ripresa vede rosa al Barracuda, tra i ritmi della consolle è stato scritto il segno più a maggio e promette bene anche giugno. Applaude il vicesindaco e assessore alla Mobilità, Nicola Lodi: "La prima serata è andata benissimo, eravamo quasi al completo. È stata un’azione volta alla sicurezza dei ragazzi ed al sano divertimento".

Gli fa eco il sindaco di Comacchio Pierluigi Negri, comune simbolo dell’estate dove la parola turismo si declina sotto gli ombrelloni e nelle lunghe notti a tenere il ritmo, un calice in mano. "Iniziativa – guarda avanti – certamente da riproporre, la sicurezza dei nostri giovani deve essere al primo posto. Sempre. Basta stragi del sabato sera". Ai giovani pensa anche Elena Rossi, primo cittadino di Ostellato. "Dobbiamo promuovere un divertimento sano, ben venga il ’discobus’ iniziativa che concorre a salvare la vita dei nostri ragazzi". E pensa magari a suo figlio, Giovanni, 18 anni, che magari approfitterà della corsa per andare al mare. Ami, Provincia e i Comuni si sono dati la mano per dare forma ad un’idea che viene da lontano. Ieri il decollo, adesso ogni sabato d’estate si potrà salire in carrozza. I biglietti si acquistano con l’applicazione Roger gestita da Tper. Ogni corsa costa 5 euro, il prezzo della sicurezza.