Dissidenti della Lega, perché non si dimettono?

Caro Carlino,

mi rivolgo ai tre dissidenti del gruppo consiliare dell’ex Carroccio Francesca Savini, Catia Pignatti e Luca Caprini, per esprimere la mia disapprovazione per aver lasciato il gruppo consiliare della Lega, per dissidi interni. A mio modestissimo parere, devo dire che questi segnali di insofferenza dei tre consiglieri non sono mancati nei mesi scorsi. La mia disapprovazione riguarda l’inadeguatezza del momento a poche settimane dal voto, dove la sinistra assieme alle altre coalizioni di opposizione, cercherà di convincere gli elettori a non votare I candidati della lega perchè poco affidabili. Vorrei chiedere alla consigliera Savini, capogruppo di “Ferrara nostra” e agli due consiglieri della Lega, come fanno a restare tesserati in un partito dove – a loro dire – manca la scarsa dialettica interna, ed è un partito fortemente dirigistico e che le correnti non hanno mai avuto vita lunga.

Vorrei concludere esprimendo un mio pensiero ai tre dissidenti consiglieri, che sarebbe stato opportuno ragnegnare le dimissioni da consiglieri della Lega, in rispetto di quei cittadini che vi hanno votato, perché hanno creduto nel partito e dei loro rappresentanti. Cari consiglieri, vorrei ricordarvi un aneddoto, che dice: “i panni sporchi si lavano in famiglia”, ma si resta sempre nella stessa famiglia.

Antonio De Marco