Distese, lo ’sconto’ bocciato dall’opposizione

La maggioranza decide di decurtare un trenta per cento alle attività. La minoranza polemizza: "Lo sgravio non basta: doveva essere gratis"

Migration

La modifica al regolamento per il canone patrimoniale di occupazione suolo pubblico, di esposizione pubblicitaria e del canone mercatale è stata tra i punti in discussione nel Consiglio comunale di Comacchio, che si è riunito venerdì sera. Al centro del provvedimento, illustrato dall’assessore alle Attività produttive Sandro Beltrami, vi erano le misure a sostegno dei commercianti a sede fissa e ambulanti. Nello specifico, si prevede uno sgravio sul canone di occupazione suolo pubblico dal 1° aprile al 31 dicembre 2022 del 30%, "al fine – ha spiegato Beltrami – si incentivare la ripresa per le attività commerciali sul territorio, dopo le restrizioni dovute all’emergenza sanitaria". Inoltre, vengono previste sanzioni ridotte per versamenti tardivi del canone entro 90 giorni o entro un anno di scadenza".

Come chiarito dall’assessore, la scelta del 30% di sgravio rispetto al dovuto "non è stata una nostra considerazione estemporanea, ma è stata frutto di una valutazione fatta su provvedimenti che sono stati assunti da altri Comuni costieri". In questo contesto, come riferito da Beltrami, solo Rimini ha previsto uno sgravio analogo a quello messo in campo dall’amministrazione comacchiese: "Il Comune di Ravenna, come quello di Cervia, hanno ritenuto di non dover intervenire con alcuna quota; Riccione, Cattolica e Misano sono intervenuti con uno sgravio del 20%. Naturalmente abbiamo effettuato anche verifiche contabili rispetto a ciò che si poteva fare, tenendo conto anche delle altre cose che sono da mettere in campo". Il peso di tale intervento ammonta a 23mila euro. Una misura insufficiente, secondo il consigliere di minoranza del gruppo ‘Per Fare’, che riteneva opportuna e finanziariamente sostenibile una esenzione totale dal pagamento del canone sino al 31 dicembre 2022, "che era stata richiesta, tra l’altro, da altre forze politiche e associazioni di categoria" ed è stata adottata anche in altri Comuni della provincia.

Tant’è che ha presentato alcuni emendamenti alle modifiche del regolamento, tra i quali uno specifico che contemplava l’elemento della gratuità del canone sino alla fine dell’anno e che è stato sottoposto al parere tecnico dei dirigenti. La proposta di Fabbri non è risultata accoglibile, "perché crea squilibri di bilancio" – come riportato dal presidente del Consiglio comunale Pier Paolo Carli che ha dato lettura dei motivi del rigetto dell’emendamento. Il documento, dunque, è stato approvato con i soli voti della maggioranza.

Valerio Franzoni