"Dobbiamo tutti diventare ‘costruttori’ di pace"

La Pasqua di quest’anno non ci può non interrogare rispetto al dramma che sta vivendo il popolo ucraino, costretto all’esilio, sottoposto ai bombardamenti e alle violenze di ogni genere. La guerra è terribile, perché sfugge dal controllo di chi l’ha promossa e – come un fuoco – si allarga in modo incontrollabile. Papa Francesco ha dichiarato: "L’unico modo di vincere una guerra è non farla". Ogni conflitto lascia un’eredità dolorosa. Ci sentiamo impotenti di fronte alla furia dei combattimenti e dei bombardamenti. Ma noi non possiamo accettare la guerra, anche se ci sembra di poter far poco. Non possiamo accettare questa guerra fratricida che coinvolge due nazioni che hanno tanto in comune. Non accettare la guerra è agire, senz’altre armi, per la pace. Non ci si può rassegnare a che la guerra si incancrenisca per mesi o per anni in Ucraina, come in altre parti del mondo, mentre muoiono tanti uomini e donne e bambini.

Quest’ultima guerra, scatenata sul suolo d’Europa, dovrebbe insegnarci che nessuna conquista è per sempre. Oggi dobbiamo tutti capire che la pace si deve continuare a costruire giorno per giorno, proprio lavorando e potenziando i meccanismi di democrazia e i giacimenti di ‘terre rare’ relazionali che sono al fondamento di relazioni di pace. Vogliamo esprimere una vicinanza particolare alle migliaia di profughi ucraini già presenti a Ferrara, devastati da traumi inimmaginabili dopo un viaggio lungo e doloroso che travolge una storia personale e collettiva: a loro il nostro sostegno ed accoglienza, così come a ogni persona in fuga da persecuzioni e violenze. Auguro a tutti e tutte una buona Pasqua, affinché ciascuno di noi possa diventare ‘costruttore’ di pace.

Alessandro Talmelli

Segretario Unione Comunale Pd