Ferrara, droga e farmaci nel controsoffitto: arrestato il gestore di una palestra

I carabinieri hanno scoperto cocaina, hashish e sostanze dopanti durante un controllo. Il legale del trentatreenne, Lovison: "Valuteremo le contestazioni"

Ferrara, 16 dicembre 2022 – In un nascondiglio del contro soffitto della palestra che gestisce a Mesola, i carabinieri di Comacchio hanno scoperto un notevole quantitativo di sostanze stupefacenti: cento grammi di cocaina, un etto di hashish e numerosi farmaci ma non le relative prescrizioni mediche e altre sostanze dopanti: un bazar di narcotici che al momento sono ritenuti essere nella disponibilità del titolare della palestra, un trentatreenne di Comacchio. Controllo e perquisizione è avvenuto nell’ambito dei servizi straordinari congiunti tra i militari dell’Arma locali e i colleghi del Nucleo antisofisticazioni e sanità di Bologna (Nas).

La droga, i farmaci e soldi scoperti dai carabinieri di Comacchio e del Nas di Bologna
La droga, i farmaci e soldi scoperti dai carabinieri di Comacchio e del Nas di Bologna

La perquisizione. Al termine della perquisizione e del sequestro della droga e dei farmaci, per il gestore è scattato l’arresto per detenzione ai fini di spaccio di droga e di sostanze dopanti. Il pubblico ministero di turno, Barbara Cavallo, ha disposto la misura cautelare dei domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida davanti al giudice delle indagini preliminari. Poche al momento le informazioni a disposizione del legale che lo assisterà, l’avvocato Denis Lovison. "Dobbiamo capire bene le contestazioni che vengono mosse – si limita a dichiarare l’avvocato Lovison – e capire i contorni della vicenda, partendo dal fatto che la palestra è un luogo frequentato da molte persone". L’ingente quantità di sostanze scoperte dei militari dell’Arma e il luogo dove sono state rinvenute fa pensare comunque a qualcuno che avesse piena conoscenza della struttura.

Le indagini. Oltre all’arresto del titolare della palestra, gli accertamenti degli investigatori si concentreranno anche sulla provenienza dei prodotti che sono stati scoperti. Per capire la provenienza e risalire, chissà, a un giro di vendita illegale di farmaci che potrebbe anche estendersi ad altre realtà della provincia. Altri accertamenti da compiere l’eventuale ricavato della vendita e chi, tra i frequentatori di quella struttura, ne faceva uso. Oppure se era soltanto un luogo scelto per nascondere le sostanze per poi accedervi al momento della richiesta anche da parte di chi non frequentava la struttura. I carabinieri di Comacchio e del Nas di Bologna, nell’ambito di questa campagna antidoping e antidroga, hanno passato in rassegna anche alcuni studi di fisioterapia, principalmente dislocati lungo la costa. E anche in questo caso, al termine delle perquisizioni, sono stati scoperti degli illeciti che hanno portato i militari dell’Arma alla segnalazione alla Procura della Repubblica di Ferrara e sui cui saranno compiuti approfondimenti.