"È una cosa seria Michè, non devi parlare"

Argenta, delitto Bergamini: la testimonianza di Roberto Internò, cugino dell’imputata. Ascoltate le minacce alla moglie

"È una cosa seria Michè, non devi parlare"

"È una cosa seria Michè, non devi parlare"

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Una lunga serie di contraddizioni hanno caratterizzato la testimonianza di Roberto Internò, uno dei cugini di Isabella, unica imputata nel processo per l’omicidio premeditato di Denis Bergamini, il 18 novembre del 1989. Testimonianza che è stato il penultimo teste ad essere ascoltato nell’udienza di lunedì scorso davanti alla Corte di Assise di Cosenza, che si è chiusa a mezzanotte. La ricostruzione della sera della morte di Denis , attraverso le parole del cugino dell’imputata si è modificata ancora. "Eravamo a casa dei miei genitori e noi uomini stavamo giocando a carte fuori davanti alla casa – ha raccontato Intern– (non dentro come invece aveva affermato sua moglie in precedenza, ndr). Eravamo io, mio padre, zio Franco, mio fratello Dino Pippo e mio cognato Luigi D’Ambrosio. In casa a cucinare c’erano le donne, mia moglie, mia madre le mie sorelle e zia Cettina". E qui la prima modifica: fino al 2019 la versione di Internò vedeva in macchina lo stesso Internò alla guida della sua Alfa 6 e gli zii Franco e Cettina. Nella deposizione di Castrovillari D’Ambrosio non compare. Ma non solo, in aula lunedì sono state fatte ascoltare numerose intercettazioni tra lui e la moglie Michelina. Alcune minacciose: "Meno parli e meglio è...è una cosa seria Miché", dice lui alla consorte che è stata ascoltata prima dalla Corte. Poi un’altra circostanza poco chiara: Internò ha raccontato di essersi diretto a Roseto per andare a prendere Isabella che si trovava presso la Caserma dei carabinieri – dopo il presunto investimento di Denis – e di essersi fermato lungo la strada perché hanno incontrato una coda di auto e trovato quindi il luogo dell’incidente. La Corte gli fa però notare che il luogo dell’investimento di Denis si trova dopo la Caserma dei carabinieri di Roseto Capo Spulico per chi viaggia da Cosenza. A questo punto, però, Interno non è riuscito a spiegare questa contraddizione. Né di chiarire quale sia la versione vera. A Internò vengono anche chiesti chiarimenti sugli atteggiamenti aggressivi con la moglie, captati proprio nelle intercettazioni telefoniche, ma lui sminuisce. L’ultimo ad essere ascoltato è stato Luigi D’Ambrosio, marito di Loredana (sorella defunta di Roberto Internò), la cui presenza insieme al resto della famiglia spunta fuori solo nel 2017. "Oggi ho nella mente l’immagine di zio Franco lì con noi. Di sicuro era con noi quando siamo andati a Roseto a prendere Isabella in Caserma, la abbiamo trovata su una panchina. Ci siamo anche recati sul luogo dell’incidente".

Cristina Rufini