Effetto Green Pass: boom vaccinazioni per under 18

Il nostro viaggio all’interno del centro vaccinale accompagnati dal responsabile Enrico Mazzoli "Abbiamo diviso l’hub in due parti: una delle quali riservata solamente ai pazienti senza prenotazione"

di Chiara Caravelli

 

Era prevedibile, quanto meno ipotizzabile. Adesso sono i numeri a confermarlo: il super green pass fa impennare le vaccinazioni. Ed ecco che anche sotto la pioggia dell’Immocalata, all’hub Fiera sono tante le persone in fila per immunizzarsi. Solo nell’ultima settimana, si parla di 1.500 somministrazioni al giorno, dal lunedì alla domenica, con un forte incremento di prime e terze dosi. "Abbiamo dovuto – racconta il responsabile dell’hub Fiera, Enrico Mazzoli – stoppare gli accessi liberi data la grande affluenza. Se non avessimo introdotto il limite di 260 persone alla mattina e altrettante al pomeriggio, il servizio ne avrebbe sicuramente risentito".

Super Green pass, chi ce l'ha e chi no. Domande, risposte e regole

Una novità che ha cambiato anche l’assetto dell’hub, ora diviso in due parti: una riservata alle persone con prenotazione, l’altra dedicata ai vaccinati dell’ultimo momento. "In questo modo – continua Mazzoli – possiamo organizzarci al meglio, programmando medici e infermieri. Il che ci permette di non avere problemi di eccesso o carenza di organico. Possiamo dire che la catena sta funzionando bene, adesso siamo in equilibrio con gli ingressi, con il personale e con gli amministrativi. Non solo, l’accesso contingentato ha contribuito a non creare ritardi nelle vaccinazioni con prenotazione".

Con i percorsi divisi e il rischio assembramenti evitato, all’hub Fiera c’è spazio anche per le tante persone – quasi 500 al giorno – che si presentano senza prenotazione. Questo a testimonianza di come il super green pass abbia effettivamente inciso sul numero di prime dosi. "Quasi tutti coloro senza appuntamento – prosegue il responsabile – sono persone senza nemmeno una dose. In tal senso, abbiamo notato una forte inversione di tendenza. Nelle settimane scorse facevamo prevalentemente terze dosi, mentre adesso i numeri sulle prime dosi sono addirittura triplicati".

Se è vero che la matematica non è un’opinione, il super green pass ha avuto l’effetto sperato sui restii alla vaccinazione. Questo perché la nuova certificazione rafforzata, entrata in vigore il 6 dicembre, permette l’accesso a tutte le strutture al chiuso. Dai bar, ai cinema, passando per musei, discoteche e teatri. C’è poco da fare, avere o non avere il super green pass cambia le carte in tavola. E non di poco. Infatti, anche mettendo a paragone questa misura con quella varata dal Governo alla metà di ottobre per l’obbligo sui luoghi di lavoro, si notano ripercussioni ben diverse sull’andamento delle vaccinazioni.

"C’è stato – spiega Mazzoli – un balzo enorme rispetto a quel periodo. Prima il tampone, nonostante fosse una scocciatura e un costo, era un’alternativa valida per gli indecisi. Ora tante persone si presentano con i fogli dei loro datori di lavoro dove, per continuare a esercitare la professione, è richiesta la nuova certificazione". Ma all’hub Fiera i cambiamenti non hanno riguardato solo l’assetto. Nell ultime settimane infatti, anche l’età media dei vaccinati ha subito qualche modifica. "Agli inizi – sottolinea il responsabile – si vedevano più che altro anziani. Adesso vediamo tanti giovani, parlo della fascia che va dai 12 ai 18 anni e anche persone comprese tra i 40 e i 60".

Quest’ultimi, come sappiamo, rappresentano lo zoccolo duro dei contrari al vaccino. Nonostante i numeri dei no vax siano ancora oggi alti, le proteste sembrano essersi calmate. "Sono due mesi – conclude Mazzoli – che non assistiamo a manifestazioni di dissenso fuori dalla struttura".