"Elettrodomestici e mobili, acquisti sotto la media"

Beni durevoli, lo studio di Findomestic sulle spese delle famiglie ferraresi "A rilento gli articoli per la casa, i computer e i tablet. Si salva la telefonia"

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Pandemia, crisi e guerra incidono ancora sul nostro portafoglio. Nostro, inteso come ferraresi ma anche come emiliano-romagnoli: già, perché secondo i dati dell’osservatorio Findomestic, la spesa per i beni durevoli nella nostra regione – nel 2021 – è risultata più bassa della media nazionale. E la nostra città, in tal senso, non segna numeri eccezionali. A livello generico, comunque, l’Emilia Romagna ha visto un aumento (sempre in riferimento all’acquisto dei cosiddetti beni durevoli, ovvero automobili, elettrodomestici e telefonia) del 12,3%, pari a 6.370 milioni di euro, contro un +13,6% del resto d’Italia. "A rallentare la crescita regionale è stata soprattutto la debole ripresa della spesa per l’acquisto di auto nuove, rimasta ai livelli depressi del 2020: +0,1%, uno dei risultati peggiori su tutto il territorio nazionale" asserisce Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio.

A livello locale, le cose non sono andate tanto meglio. Partiamo da un dato: nel 2021, nella nostra provincia, il reddito per abitante (22.289 euro) è cresciuto del 6,1% (nel 2020 era pari a 20.998 euro). Peggio di noi, in valore assoluto, hanno fatto solo Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Complessivamente, i ferraresi hanno acquistato beni durevoli per 491 milioni di euro: un aumento, rispetto ai dodici mesi precedenti, del 12,5%, con una spesa media familiare pari a 3.044 euro. La mobilità, invece, è stato l’unico ambito nel quale i nostri consumi sono aumentati più del dato regionale: +2,5% le auto nuove, per un valore pari a 125 milioni di euro, e +12,5% quelle usate (124 milioni). Segno positivo anche per il comparto dei motoveicoli (addirittura +30,6%, con un esborso di 10 milioni): qui, però, la spesa media per famiglia, pari a soli 59 euro, è risultata essere la più bassa di tutta l’Emilia Romagna. Oltre a ciò, vi è anche il mondo costituito dai beni legati alla casa. Anche in questo senso, l’economia estense non si può di certo definire esaltante. In gran parte, i ferraresi hanno indirizzato la propria attenzione sui mobili (107 milioni di euro con un +18,6% rispetto al 2020): peccato, però, che la spesa media per famiglia, pari a 665 euro, sia stata la penultima in regione. A seguire, si trovano poi gli elettrodomestici (43 milioni, +15,6%) e la cosiddetta elettronica di consumo (20 milioni, +46,5%). Bene, va detto, invece il mercato della telefonia: qui, a fronte di un consumo complessivo pari a 43 milioni di euro (+9,6%), le famiglie hanno speso in media 226 euro.

Numeri che ci hanno permesso di conquistare la medaglia d’argento, dietro a Piacenza. Ancora notizie non particolarmente esaltanti arrivano, infine, dal mercato dell’information technology (che racchiude, per semplificare, i computer, le reti internet, i tablet e via dicendo): la spesa complessiva qui si è aggirata sui 20 milioni, con un +1,7% rispetto al 2020.

re. fe.